Mandare gli insegnanti migliori nelle aree più difficili e pagarli di più. Il pensiero di Calenda (Azione)

“Io la penso in questo modo da sempre, perché è nel nostro programma: nelle aree più difficili del Paese non solo bisogna mandare gli insegnanti migliori, ma bisogna anche pagarli meglio”.

Così il leader di Azione, Carlo Calenda, arrivando a Palazzo delle Stelline di Milano per la presentazione del programma del Terzo Polo per la Lombardia, sulla proposta di stipendi differenziati per i docenti avanzata dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Questo -spiega Calenda- in quelle che noi chiamiamo aree di crisi sociale complessa, dove ci deve essere il tempo pieno, dove gli insegnanti vanno mandati”.

Dopodiché “che ci sia una differenza tra un insegnante che percepisce 1.200-1.300 euro e vive a Milano e uno che li percepisce in un’altra regione che ha un costo della vita inferiore, oggettivamente c’è. E questa è una cosa di cui bisogna tener conto”.

Ciò detto, avverte, “non credo sia questa la priorità della scuola italiana. La priorità è il tempo pieno e soprattutto il fatto che si identifichino quelle zone d’Italia dove il livello culturale e di istruzione delle persone condanna i bambini e i ragazzi all’infelicità prima di tutto, oltre che alla disoccupazione. E lì bisogna intervenire mandando gli insegnanti migliori e pagandoli di più. Questo -conclude- è quello che abbiamo espresso nel programma elettorale”.

Stipendi docenti legati al costo della vita, la proposta piace ai presidi, opposizione attacca: “Si crea diseguaglianza”. Il ministro precisa: “Mai parlato di compensi diversi”

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