Manzi (PD): “Nuova stagione di tagli in arrivo? Timore legittimo. Aumento stipendiale per i docenti è ancora più urgente di prima. Faremo opposizione dura” [VIDEO INTERVISTA]

Irene Manzi torna in Parlamento a distanza di cinque anni dall’ultima esperienza. L’esponente del Partito Democratico era alla Camera durante la stagione della Buona Scuola, ritorna a Montecitorio, questa volta come membro dell’opposizione. A Orizzonte Scuola, la responsabile Scuola del partito parla dell’attualità scolastica e fissa gli obiettivi dei dem.

“Faremo un’opposizione dura, seria e intransigente”, sottolinea Manzi. Poi aggiunge: “Abbiamo ascoltato l’intervento di Meloni alla Camera e nei brevi passaggi dedicati alla scuola devo dire che abbiamo capito quali saranno le intenzioni del governo. Ora aspettiamo il varo delle Commissioni parlamentari, poi la relazione del neo ministro Giuseppe Valditara, come è di prassi”.

Sul nuovo ministro, Manzi afferma: “Nuova stagione di tagli in arrivo? Il timore è legittimo. Uno dei temi su cui dovremo severamente vigilare è quello delle risorse. Uno dei punti qualificanti del nostro programma riguardava proprio gli investimenti. Rievocare la stagione dei tagli, legata alla legge Gelmini, non ci fa stare sereni”.

Sulla nuova denominazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Manzi afferma: “Non guarderei solo il terzo comma dell’articolo 34, ma anche il primo, cioè quello in cui si dice che la scuola è aperta a tutti. Non bisogna realizzare solo un’uguaglianza formale, ma anche sostanziale tra tutti i cittadini. Ho sentito durante il dibattito le parole di un deputato di Fratelli d’Italia secondo il quale noi saremmo per il 6 politico. È un atteggiamento che nasconde un stereotipo. Le stesse condizioni non devono essere garantite solo in partenza, ma anche durante tutto il percorso scolastico. Puntare solo sul merito e sulla competizione, che mal si addice alla scuola, non credo che vada bene. Sarò chiuso di ascoltare le parole del ministro. Non bisognerà solo fare una vigilanza politica, ma anche di sostanza su come il ministro vorrà declinare il merito”.

Sulle parole di Renzi che chiama in causa il PD, Manzi afferma: “Ero in Commissione anche io alla Camera con Malpezzi durante la fase di approvazione. Anche in quel caso si cade in uno stereotipo. Si trascura un elemento, cioè che il provvedimento interveniva sulle diseguaglianze, sulle disparità territoriali e non solo. Il merito non basta, bisogna intervenire anche durante il percorso, non è necessario avere un’ossessione anche sul voto finale”.

Sui recenti fatti di cronaca, tra spari ai docenti e bottiglie di vodka durante l’intervallo, Manzi dice: “Bisogna stare attenti alle condizioni di disagio, soprattutto durante l’emergenza. Occorre agire su tutta la comunità scolastica, non solo sui discenti, ma anche sui docenti. Fondamentale, dunque, creare un ambiente sereno per tutti, dai presidi ai collaboratori scolastici”.

Infine aggiunge: “Il rinnovo del contratto è un’urgenza così come l’adeguamento stipendiale degli insegnanti. Importante sarà l’attuazione della riforma del reclutamento e degli aspetti previsti dal PNRR. Faremo sentire la nostra voce anche sui divari territoriali e sulla dispersione scolastica”.

, 2022-10-29 07:15:00, Irene Manzi torna in Parlamento a distanza di cinque anni dall’ultima esperienza. L’esponente del Partito Democratico era alla Camera durante la stagione della Buona Scuola, ritorna a Montecitorio, questa volta come membro dell’opposizione. A Orizzonte Scuola, la responsabile Scuola del partito parla dell’attualità scolastica e fissa gli obiettivi dei dem.
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