Marmolada, trovati altri corpi: le vittime accertate sono 9. Il procuratore: «Esclusa la prevedibilità»

di Alessio Ribaudo, Alfio Sciacca e Redazione Cronaca

Rintracciati altri due cadaveri. La prima ipotesi è che si tratti di alpinisti che appartenevano alla stessa cordata e siano stati travolti dal seracco staccatosi domenica scorsa

Un lavoro incessante, duro ma che sta dando i frutti sperati. È quello che stanno conducendo, sull’area della tragedia sulla Marmolada, gli uomini della Protezione civile trentina e del Soccorso alpino che hanno appena individuato e recuperato, grazie a droni ed elicotteri, i resti di altri escursionisti coinvolti nella frana staccatasi dalla Marmolada il 3 luglio scorso. Si tratterebbe di una coppia di alpinisti, appartenenti alla stessa cordata, travolti mortalmente dal cedimento del seracco domenica scorsa , e sarebbero «identificabili».

ll bilancio ufficiale: 9 morti, 7 feriti, 3 dispersi

I morti accertati salgono a nove: due in più rispetto a martedì 5 luglio. Tre, invece, i dispersi. Questo sarebbe sino a ora il bilancio ufficiale delle vittime secondo il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. I feriti, invece, sono sette: quattro ricoverati a Trento, tre in ospedali veneti. A Belluno, un cittadino tedesco di 67 anni è in miglioramento ed è stato trasferito dalla terapia intensiva in ortopedia mentre una tedesca di 58 anni, è monitorata in Neurologia dopo aver superato le principali criticità legate ai traumi riportati. Per entrambi è stato attivato il supporto psicologico e hanno potuto contattare le famiglie. Con il nuovo ritrovamento dei resti delle due vittime, probabilmente una delle due coppie venete che risultavano disperse, scendono a tre i dispersi ancora sotto il ghiacciaio della Marmolada. Delle tre vittime non ancora identificate, due potrebbero essere turisti provenienti dalla Repubblica Ceca mentre rimane un corpo senza nome.

Le ricerche

Intanto le ricerche dei dispersi che mancano all’appello non si fermano. Ieri il ritrovamento è stato possibile grazie alle alte temperature in quota, che hanno permesso un abbassamento del manto di fango, ghiaccio e roccia causato dal crollo del seracco e si spera che queste condizioni continuino anche domani quando ci saranno al lavoro ancora i tecnici soccorritori di Soccorso alpino, Vigili del fuoco permanenti, Guardia di finanza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato. In dettaglio, saranno impegnati anche cani appositamente addestrati al seguito di una squadra interforze altamente specializzata, formata da 14 operatori per un sopralluogo «vista e udito». Si proverà anche un intervento di terra sui detriti del seracco crollato. L’area maggiormente ispezionata sarà quella dei lati e della parte più bassa del deposito. In particolare, verrà effettuato un esame approfondito dello strato superficiale della colata di fango, ghiaccio e roccia, nel tentativo di individuare altri resti o apparecchiatura tecnica. Non si sa ancora se sarà possibile effettuare degli scavi o delle indagini approfondite. La valutazione verrà effettuata direttamente sul posto, in relazione alla pericolosità degli interventi. «Vi è un’attenzione massima alla sicurezza degli operatori a terra, con un elicottero che rimarrà in volo e potrà attaccare mediante corda fissa gli operatori mentre si muovono, per un evacuazione immediata», ha spiegato il presidente nazionale del Soccorso alpino, Maurizio Dellantonio.

Il procuratore Raimondi: «Esclusa la prevedibilità»

«La prevedibilità dell’evento è esclusa, non c’è — ha detto il procuratore capo di Trento, Sandro Raimondi, a margine del vertice investigativo sulla tragedia noi apriamo tutte le porte che abbiamo davanti per verificare cosa è successo e ricostruire il fatto. Sicuramente non vogliamo nessun agnello sacrificale in pasto all’opinione pubblica, non è nel nostro stile. Siamo convinti che tutto quello che deve essere fatto lo si farà nel più breve tempo possibile».

Il Ris: «Tempi rapidi da Dna»

Sulla tragedia indagano anche i carabinieri del Ris di Parma che sono impegnati per identificare le vittime ancora non riconosciute al comando di Giampietro Lago che ha spiegato: Stiamo lavorando da stamattina in due siti per procedere ai prelievi biologi e parallelamente eseguire anche il prelievo da oggetti o familiari del Dna dei dispersi». Nei laboratori emiliani avverrà l’estrazione, la profilazione e la comparazione della traccia biologica alla ricerca del «match» che possa dare un nome a chi non è mai tornato dall’escursione. «Daremo la priorità massima a questo lavoro, i tempi saranno rapidi», ha concluso l’ufficiale dell’Arma.

L’ordinanza

Sempre sul versante della sicurezza, il sindaco di Canazei Giovanni Bernard, ha firmato una nuova ordinanza attraverso la quale viene circoscritta l’area di chiusura del massiccio della Marmolada: limitandola al versante nord con la forcella Marmolada (da Villetta Maria sentiero E618-E619, prossimità Rifugio Dolomia sentiero E618-Altavia n. 2-E606, piazzale Cima Undici sentiero E618-Altavia n. 2-E606, val Contrin 602-602A). Nell’ordinanza si puntualizza che il divieto di percorrenza lungo i sentieri elencati interessa anche gli alpinisti che risalgono la parete sud-ovest della Marmolada. Chi verrà scoperto a violare questi divieti sarà denunciato. Nella zona vigilano gli agenti del Corpo forestale del Trentino e della Polizia locale della Val di Fassa.

Presto i funerali delle vittime

I tempi per i funerali delle vittime del disastro della Marmolada, almeno quelle ufficialmente riconosciute, potrebbero essere abbastanza brevi. La Procura di Trento dovrebbe concedere infatti il nulla osta nelle prossime almeno per Filippo Bari, Paolo Dani, Tommaso Carollo (Veneto) e Liliana Bertoldi (Trentino).

(in aggiornamento)

6 luglio 2022 (modifica il 6 luglio 2022 | 20:11)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-07-06 19:31:00, Rintracciati altri due cadaveri. La prima ipotesi è che si tratti di alpinisti che appartenevano alla stessa cordata e siano stati travolti dal seracco staccatosi domenica scorsa, Alessio Ribaudo, Alfio Sciacca e Redazione Cronaca

Alessio Ribaudo Alfio Sciacca e Redazione Cronaca

View all posts by Alessio Ribaudo Alfio Sciacca e Redazione Cronaca →

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version