MasterChef, il vincitore Edoardo: Io, da raider a chef. I clan? Non ci sono. E domani Barbieri mi taglia i capelli

il personaggio

di Alessandra Dal Monte

Edoardo Franco di Varese, 26 anni, ha vinto Masterchef 12. Giramondo, ha lavorato come rider a Berlino per un anno e mezzo. Del rapporto con i compagni dice: C’ sempre stato molto rispetto. Oggi punta sulla cucina, ma non sa ancora in che termini: Qualsiasi cosa arrivi, sar un regalo. Il messaggio sui social: Cambiate il mondo

Da rider a Berlino, per una nota app di consegne (non fa il nome, ma lo zaino che aveva era arancione: si tratta dunque di Just Eat), a vincitore di MasterChef Italia 12. Edoardo Franco, 26 anni, cresciuto a Varese e partito molto presto per girare il mondo, dalla Svezia alla Scozia, fino alla Germania, con la finale appena vinta — la migliore delle ultime tre edizioni con 1 milione 60 mila spettatori medi e il 5,31% di share — si cambiato la vita. nato tutto per scherzo, come spesso succede: un mio amico si era iscritto a MasterChef, mi ha detto “dai iscriviti anche tu”, e io l’ho seguito. Non conoscevo bene la trasmissione, avevo visto solo un’edizione, quella numero 8 vinta da Valeria, durante il lockdown con la mia ex ragazza. L’avevamo vista in streaming per altro, neanche avevamo l’abbonamento. Perci sono arrivato a Milano con la mia passione per il cibo e il mio carattere, che prevede di andare d’accordo con tutti. Sono proprio fatto cos, per me fondamentale: se non vado d’accordo con le persone io in un posto non ci resto.

Eppure, da fuori, vi hanno accusato di essere un clan, con Mattia come burattinaio e tutti gli altri adepti. Francescone e Giuseppe esclusi.

Clan mi sembra una parola un po’ forte… Io sfido chiunque a mettere 20 persone in una stanza e a far s che tutte si vogliano bene allo stesso modo, ovvio che si creino dei gruppi. Ma c’ sempre stato molto rispetto, ognuno di noi ha portato avanti la gara senza prevaricare gli altri. Un’esperienza come MasterChef, che per me stata bella, intensa, sexy, formativa, un’esperienza in cui bisogna avere a che fare con le dinamiche di gruppo. Esattamente come succede stando al mondo. E poi noi siamo italiani, gente di cuore e di carattere. Secondo me tutto questo si visto molto bene in trasmissione.

Come sono stati i rapporti con gli altri concorrenti una volta terminate le registrazioni?

Ottimi, sento praticamente tutti, anche con Francescone mi sono scambiato un paio di messaggi. Con quelli pi stretti ci siamo anche visti e ci siamo divertiti.

Dei tre giudici che cosa dici?

Li ho sempre rispettati molto e non ho mai avuto paura di loro, perch mi sono ricordato che prima di essere chef sono umani. Sono brave persone, competenti e versatili, anche loro si completano a vicenda. Voglio a tutti e tre un botto di bene.

Ci sono stati momenti difficili, faticosi, di pressione particolare?

Il momento pi difficile lo avete visto tutti, stato in finale con il dolce. Poi certo ho avuto i miei up&down, con la melanzana, la carpa… ma finivano l. Dopo una prova pensavo alla successiva, non mi soffermavo troppo su quello che non era andato.

Da rider a vincitore di MasterChef… com’ stato lavorare per un’app di delivery?

All’inizio era un lavoro che non volevo assolutamente fare, infatti ho iniziato con un part time. Poi, quando mi sono venuti i quadricipiti forti, ha cominciato a piacermi: facevo attivit fisica, stavo in giro… sono passato al full time e guadagnavo anche discretamente. In tutto ho fatto il rider per un anno e mezzo. Ho smesso per rientrare in Italia e partecipare a MasterChef.

E ora che vuole fare Edoardo Franco?

Ora devo ancora razionalizzare quello che successo. Capir nelle prossime settimane cosa verr dopo: qualsiasi cosa capiter la vivr come un regalo. La mia formazione, anche se ho studiato all’alberghiero di Gallarate, dopo i due anni di base si spostata pi sulla sala e sulla mixology. Sono barman, quello che ho sempre fatto. Ora appena iniziato questo rapporto tra me e la cucina: vediamo dove porter.

A casa cucini?

Certo, ora vivo da solo a Milano e cucino due pasti su due (salto la colazione). Per i miei amici cucino io, per la mia famiglia cucino io. Il 10 marzo esce il libro pubblicato con Baldini+Castoldi, “Daje! – La mia cucina senza confini”: sono i piatti della mia vita da giramondo.

Che messaggio daresti a chi ti ha seguito?

L’ho scritto su Instagram: “In un mondo dove regna l’apatia e nel quale si cerca sempre di pi di nascondere le proprie emozioni la mia pi grande vittoria stata quella di aver smosso qualcosa dentro di voi. L’amore come una fiamma, ed un fiamma per rimanere accesa va alimentata. La vita a volte prover a spegnere ci che arde in voi ma quando tutto sembrer esaurirsi ricordatevi che basta una ventata di ossigeno e la fiamma ritorna. Non abbiate paura del buio e della solitudine perch in quei momenti troverete la vostra luce e vi renderete conto che siete voi stessi il migliore amico che avete (…). Amatevi e sentitevi speciali (…). Cambiate il mondo, rompete le palle e fatevi valere. Io volevo solo cambiare la mia vita e la vita di chi avrebbe guardato questo programma, credo di avercela fatta. Mi avete fatto commuovere diverse volte in questi mesi, mi avete fatto sentire la vostra energia e per questo vi ringrazio tantissimo. Non smettete di sognare e ricordatevi una cosa, per toccare il fondo la sofferenza la stessa che serve per toccare il cielo, scegliete voi per cosa soffrire”.

vero che Bruno Barbieri domani ti taglia i capelli in piazza Duomo?

S, infatti mi sto toccando le ciocche perch non ho idea di che taglio mi faccia. Ma una scommessa una scommessa.

(©) RIPRODUZIONE RISERVATA

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