Mattarella: «L’Ue ponga rimedio all’impennata dei prezzi, speculazioni intollerabili»

di Valentina Santarpia I rischi, per il capo dello Stato, sono di emarginazione sociale, recessione, inflazione, con impoverimento della base produttiva del Paese. «Imprese e cittadini vanno protetti». E sul Pnrr: «L’Italia deve rispettare tempi e impegni» La guerra, il tetto ai prezzi del gas e dell’energia, il Pnrr: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, coglie l’occasione della cerimonia per la consegna delle onorificenze ai Cavalieri del lavoro, per toccare tutti i temi caldi che il nostro Paese sta affrontando. «L’Europa è un bersaglio di questa guerra. Ne sono sfidati i principi di civiltà, i valori che si sono affermati come risposta dei popoli alla barbarie della Seconda guerra mondiale e delle dittature che l’hanno provocata. Anche per questo l’Europa ha il dovere di una risposta unitaria e coerente», è la premessa del capo dello Stato, che non vuole lasciare nessuno spiraglio di dubbio sulla posizione dell’Italia. La guerra «scongiurata» che la Federazione Russa «ha scatenato arrogandosi un inaccettabile diritto di aggressione, lascia ogni giorno una scia di morte, di distruzione, di odio, che inquina anche ogni campo delle attività civili e delle relazioni», sottolinea. Sa bene, il presidente, che «le ragioni del mercato dell’energia sembrano creare ostacoli» ma «la responsabilità delle istituzioni è esattamente quella di rimuoverli». Come? «Solo l’Unione Europea ha la forza per farlo, intervenendo sugli automatismi dei prezzi, sui rialzi spropositati, sulle speculazioni intollerabili a danno dei cittadini: imprese e famiglie vanno protette nelle fasi più acute della crisi perché diversamente si pregiudica il domani». Mattarella nota con dispiacere che «la nostra Europa fatica a esprimere una politica di solidarietà e di coesione sulle conseguenze economiche e sociali di questa guerra». E invece oggi, per affrontare la crisi dell’energia, serve la stessa reazione che l’Unione ha saputo dimostrare durante la pandemia «con scelte coraggiose, di portata e contenuti inediti», spiega il capo dello Stato. Mattarella avverte che le conseguenze di un mancato intervento potrebbero essere gravi: «Si palesano i rischi di emarginazione sociale, di recessione, di inflazione, con impoverimento della base produttiva del Paese – avverte -. Come è avvenuto con la pandemia, vanno progettati fin d’ora, e messi in campo, gli strumenti per favorire la ripresa». Ma c’è un altro capitolo su cui bisogna concentrare energie e attenzione: «Sul Pnrr l’Italia deve rispettare tempi e impegni». Con il Pnrr, ha detto il Capo dello Stato, l’Europa «ha puntato sull’Italia, alla quale è stato accordato il pacchetto finanziario più consistente nel finanziamento ai Piani nazionali di ripresa e resilienza. Non possiamo perdere questa sfida. È stato compiuto il primo tratto del percorso, si deve proseguire rispettando tempi e impegni». Il capo dello Stato insiste: «Non possiamo dissipare questa opportunità di rinnovamento e sviluppo, utile per correggere storture antiche e accelerare le necessarie correzioni strutturali alla nostra economia. Ne va, anche, del nostro ruolo in Europa, che deve essere trainante», ha spiegato Mattarella. Quello di Mattarella è in definitiva un appello alla «coesione», al «senso della comunità», che è «fattore primario di sicurezza», ci «unisce e difende nei momenti e nei passaggi più difficili». Perché «l’esperienza della dura crisi che abbiamo attraversato, con le drammatiche conseguenze della pandemia, ci ha insegnato che la solidarietà interna ed europea, il sostegno a chi si trova nel maggiore bisogno, gli interventi volti a curare le ferite sociali sono fattori di resilienza essenziali per la ripartenza, per la tenuta delle istituzioni democratiche e per l’equilibrio degli stessi mercati economici». 10 ottobre 2022 (modifica il 10 ottobre 2022 | 13:01) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-10 11:01:00, I rischi, per il capo dello Stato, sono di emarginazione sociale, recessione, inflazione, con impoverimento della base produttiva del Paese. «Imprese e cittadini vanno protetti». E sul Pnrr: «L’Italia deve rispettare tempi e impegni», Valentina Santarpia

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