Nei diari di Messina Denaro lo sfogo per la figlia diventata madre (e che lo rinnega)

di Felice Cavallaro

Lorenza ha 26 anni e un bambino di diciotto mesi. La madre le diede il suo cognome, poi lasciarono la casa della nonna paterna

Scrisse di non avere mai visto la figlia. Lo scrisse in un pizzino inviato dieci anni fa a un sindaco in contatto con i servizi segreti. Forse poi Matteo Messina Denaro la sua Lorenza, oggi 26enne mamma di un bel maschietto, l’ha incrociata.

Anche se lei oggi ripete: non voglio saperne niente. Fate finta di nulla, fate finta che io non esista. Del resto chi ha dato la caccia per un’intera carriera al padrino delle stragi convinto che si tratti di due vite parallele. Anzi, tre.

Da una parte, il fuggitivo che, pur gravitando sempre fra Trapani, Mazara del Vallo e Castelvetrano, non poteva consentirsi di frequentare la bella ragazza di buona famiglia rimasta incinta, Franca Alagna, inciampata per caso nella rete del boss, con amara sorpresa per i suoi genitori estranei a quel mondo.

Dall’altra, proprio lei, alta, snella, elegante, costretta gi in gravidanza a trasferirsi in casa del latitante, guardata a vista dalla madre e dalle quattro sorelle del boss.

Come la piccola Lorenza, cresciuta in questa sorta di soffocante matriarcato, le persiane sempre socchiuse, le foto di Matteo piazzate sul com del salotto, monito e invito al silenzio.

Raccontano che la signora Franca non sia mai uscita da casa da sola. Seguita sempre da una delle cognate quando era proprio indispensabile. Ma preferibilmente restando sempre tappata dentro.

Il cognome

E cos l’avrebbe vista maturare e sfiorire la piccola Lorenza, sempre pi bella e alta come la mamma, bruna, i capelli a caschetto, sulle spalle. Cos la ricordano i compagni di scuola del liceo scientifico. Frequentazione che deve averle fatto spalancare gli occhi su se stessa, nel confronto fra quanto accadeva fuori e la vita da reclusa consumata in casa con la madre.

Sotto il controllo della nonna, stesso nome, turbata e inquieta quando la nuora decise di denunciare la piccola Lorenza all’anagrafe con il suo cognome. S, Lorenza Alagna. Unico atto di ribellione. Seguito da anni di rassegnazione per un destino ineluttabile, cos apparso alla figlia quando tornando dal liceo tentava di scuotere la madre.

Al Liceo

Erano gli anni in cui una professoressa determinata a parlare di legalit, denunciando i compromessi fra mafia e Stato, scuoteva i suoi ragazzi senza sapere che in classe aveva la figlia del boss. Lo ricorda bene l’insegnante oggi direttrice di un festival di letteratura, Bia Cusumano: Un giorno, mentre parlavo delle stragi mafiose riferendomi proprio all’allora imprendibile Messina Denaro, Lorenza si irrigid. “Posso uscire, professoressa?”. Adesso che parliamo di cose importanti? “Devo uscire”. Due minuti dopo un ragazzo mi rivel di chi era figlia, nonostante il cognome diverso. E allora decisi che bisognava parlare ancora di pi, che occorreva scuotere….

Non si sa quanto abbia pesato quell’incontro con la professoressa, ma a quel punto Lorenza, ormai quasi maggiorenne, la scossa la impresse a se stessa e alla madre. Costringendola a uscire dal guscio, a vivere, a non sopportare quello stato di soggezione. Matura cos la scelta di andare a vivere in un altro appartamento. Primo passo verso la conquista di libert sempre pi concrete. Un viaggio in Inghilterra, l’iscrizione all’universit con i viaggi in corriera per Palermo, l’incontro con un bravo ragazzo, l’amore che esplode con il frutto di un bel bimbo che oggi ha un anno e mezzo.

Le lettere

Echeggia ancora la lettera scritta da Messina Denaro all’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino, nome in codice Svetonio: Non ho mai conosciuto mia figlia….

A quel tempo la polizia aveva collocato telecamere e microspie per seguire i movimenti di Franca Alagna e della figlia. Ma quelle parole e le frecciate lanciate soprattutto da Lorenza contro il padre convinsero a seguire altri canali per tentare la via di una cattura sempre pi difficile.

Perch nella storia delle intercettazioni che contano poco da un punto di vista giudiziario, ma che forse andrebbero studiate, ci sarebbero pure gli sfoghi di una figlia che volta lo sguardo oltre il mondo paterno. Proprio all’agenda intima trovata nella casa di Campobello di Mazara il padrino aveva affidato spesso il suo sconforto per quella lontananza dalla figlia diventata da un anno e mezzo anche madre. E si chiedeva: Perch mia figlia arrabbiata con me?.

19 gennaio 2023 (modifica il 19 gennaio 2023 | 11:01)

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