Il 22 giugno scorso, due studenti sono stati sorpresi mentre copiavano durante l’esame di maturità presso un liceo di Pisa. La commissione esaminatrice ha immediatamente segnalato il fatto alla polizia.
Nel corso dell’intervento, la polizia ha individuato un telefono cellulare che gli studenti avrebbero utilizzato per copiare. Sul dispositivo sarebbe stata rinvenuta la prova del compito di matematica già svolta. Il telefono è stato sequestrato e consegnato all’autorità giudiziaria come prova dell’illecito.
L’episodio è ora al vaglio della Procura di Pisa. Il reato ipotizzato rientra nell’ambito dell’articolo 1 della legge 19 aprile 1925, n. 475. Questa legge punisce chiunque presenti come propri lavori altrui durante esami o concorsi, con reclusione da tre mesi a un anno. In caso di effettiva conferma del reato, la pena non potrebbe essere inferiore a sei mesi.
Le indagini sono tuttora in corso per far luce sull’accaduto e stabilire le eventuali responsabilità.
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