La differenza nelle valutazioni degli studenti tra il Nord e il Sud dell’Italia è una questione che suscita dibattito. Patrizia Grima, insegnante di latino e greco al Liceo Flacco di Bari, si trova al centro della discussione e spiega cosa è successo nel suo istituto in un’intervista al Corriere della Sera.
La sua classe è stata segnalata come una delle più performanti in Italia, con 4 lodi e otto cento all’indirizzo internazionale quadriennale.
Grima difende il metodo di valutazione del Sud, enfatizzando che la sua regione è in cima alla classifica per i voti alti, nonostante i risultati Invalsi mostrino un ritardo degli studenti meridionali. L’insegnante sottolinea che i professori del Sud tendono a essere più accoglienti, concentrandosi sulla didattica dello studente piuttosto che sugli standard.
Negando che i docenti del Sud siano meno severi, Grima afferma che l’esame di quest’anno è stato rigoroso e che il Sud è pronto a riconoscere il merito. “Abbiamo un modo diverso di valutare e di considerare i punti forti e deboli di uno studente”, spiega.
Interrogata sul rischio di essere troppo generosi, Grima insiste che la strada intrapresa sia corretta, ponendo l’accento sulla necessità di curare il percorso degli studenti. Critica l’approccio di controllo “col bastone” e sottolinea l’importanza di valorizzare gli sforzi degli studenti.
Sulle differenze con il Nord, Grima ritiene che la scuola al Sud si concentri di più sulla didattica formativa. Invita a considerare non solo le prestazioni accademiche ma anche la partecipazione ai progetti curricolari e alle gare di discipline varie.
In risposta alle preoccupazioni che questo metodo possa falsare la percezione dei voti, Grima sottolinea che gli studenti del Sud hanno successo nelle carriere universitarie, ricevendo riconoscimenti anche a livello internazionale.
Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo
Nella secondaria di secondo grado il 96,3% degli studenti scrutinati è stato ammesso all’Esame (nell’anno scolastico 2021/2022 era il 96,2%). I diplomati sono il 99,8% (lo scorso anno era il 99,9%). Nelle scuole secondarie di II grado il 76,2% delle studentesse e degli studenti è stato ammesso alla classe successiva.
L’anno scorso era stato il 75,8%. Cala il numero dei non ammessi ai vari indirizzi: nei Tecnici passano dal 9% all’8,2%, nei Professionali dal 10,3% al 9,8%, nei Licei dal 3,5% al 3,2%. La regione che registra il maggior numero di ammessi alla classe successiva è il Trentino-Alto Adige, con il 93,8%. A seguire Puglia (84,3%), Calabria (84,2%) e Basilicata (84,1%). Il 5,6% delle ragazze e dei ragazzi dovrà ripetere l’anno scolastico.
Una lieve flessione rispetto all’anno scorso quando i non ammessi sono stati il 6,2%. Il primo anno si conferma quello che presenta maggiori criticità: l’8,5% dovrà ripetere l’anno scolastico, in aumento rispetto al 8,3% del 2021/22. Gli scrutini di fine anno fanno emergere una sostanziale stabilità per quanto riguarda le sospensioni di giudizio: gli studenti che dovranno recuperare almeno un’insufficienza sono il 18% (l’anno scorso erano il 17,9%).
Quanto alle votazioni finali, diminuiscono i diplomati con lode: sono il 2,7% degli studenti, rispetto al 3,4% dell’anno scorso. Calano, allo stesso tempo, le studentesse e gli studenti che si sono diplomati con una votazione di 100: sono il 7,3%, rispetto al 9,4% di un anno fa. Diminuiscono, inoltre, le votazioni comprese tra 91 e 99 (da 15,1% a 11,5%), e quelle comprese tra 81 e 90 (dal 21,1% del 2022 al 18,3% del 2023). Aumenta la percentuale di diplomati nella fascia 71-80, passando da 27,1% dell’anno scorso a 29,2%, e quelli nella fascia 61-70 (che vanno dal 20,1% al 26%). Gli studenti diplomati con 60 sono il 5%: l’anno scorso erano il 4,1%.
A ottenere la lode sono in totale 13.414 studenti. In percentuale, secondo i dati elaborati dal Ministero, le regioni che registrano il più alto numero di diplomati con lode sono la Puglia e la Calabria (con il 5,6%). Seguono l’Umbria (4,7%), il Molise e la Sicilia (entrambe con il 4,2%).
Nei Licei il 4,2% degli studenti ha ottenuto la lode (in calo rispetto al 5,1% dell’anno scorso), il 9,4% dei candidati ha raggiunto il 100 e il 13,8% un voto tra 91 e 99. Il Classico si conferma al primo posto per numero di diplomati con lode (7,8%), seguito dal Liceo Europeo (7,1%) e dal Liceo Internazionale (6,3%).
Negli indirizzi Tecnici a conseguire la lode è stato l’1,4% delle ragazze e dei ragazzi (in lieve calo rispetto allo scorso anno), mentre il 5,4% ha ottenuto 100 (in calo rispetto al 7,1% del 2022). Nei Professionali lode per lo 0,6% dei candidati.
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