Maturità 2023: il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha diramato una prima nota informativa sull’esame di Stato anno scolastico 2022/23, anche se bisognerà attendere ancora qualche settimane per avere i documenti ufficiali. Si tratta di un deciso ritorno alla normalità, che nel caso specifico coincide con l’applicazione del Decreto Legislativo 62/2017.
L’esame delle V classi della scuola secondaria di II grado sarà quindi così caratterizzato (a meno di eventuali nuove modifiche)
- prova scritta di Italiano comune per tutti gli indirizzi
- prova scritta su disciplina/e caratterizzanti l’indirizzo
- terza prova solo per gli indirizzi che la prevedono (sezioni ESABAC, ESABAC techno ad opzione internazionale, per le scuole della Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e per le scuole con lingua d’insegnamento slovena)
- colloquio per verificare la capacità del candidato di collegare le conoscenze acquisite in una prospettiva pluridisciplinare.
La seconda prova scritta: cosa sappiamo
La seconda prova scritta potrebbe ritornare ad assumere la sua importante funzione nell’equilibrio dell’esame (varrà massimo 20 punti dei 60 a disposizione). Negli anni scolastici 2019/20 e 2020/21, fortemente caratterizzati dal ricorso alla DAD come modalità di svolgimento delle lezioni e per evitare assembramenti di lunga durata, la seconda prova non si è svolta. Nell’anno scolastico 2021/22 si è svolta, ma la traccia è stata predisposta dai docenti di istituto sulla base dei programmi effettivamente svolti.
La vera novità – ossia il ritorno alla normalità – è rappresentata dunque dalla seconda prova scritta predisposta dal Ministero, con oggetto uno o più discipline caratterizzanti il corso di studio.
La fase propedeutica è la pubblicazione delle discipline oggetto della seconda. Ciò avverrà, assicura il Ministero, entro gennaio 2023. La nota del Ministero del 30 dicembre 2022
Il Ministero si impegna a “fornire specifiche disposizioni circa la declinazione di tale prova relativamente ai percorsi dell’istruzione professionale interessati dal recente riordino”
Al momento sono stati pubblicati i nuovi quadri di riferimento e griglie di valutazione seconda prova scritta, che costituiscono parte integrante del decreto n. 164 del 15 giugno 2022.
I quadri di riferimento definiscono nuclei tematici fondamentali d’indirizzo correlati alle competenze, anziché ai singoli insegnamenti, come da precedente ordinamento.
Gli insegnamenti caratterizzanti degli undici indirizzi degli Istituti professionali, di cui al decreto legislativo n. 61 del 2017, sono quelli compresi nell’asse scientifico, tecnologico e professionale dell’area di indirizzo nonché nell’asse dei linguaggi, con riferimento alle lingue straniere, del quinto anno di cui ai quadri orari previsti dagli allegati 3 del decreto interministeriale n. 92 del 2018, in relazione alla effettiva declinazione degli indirizzi in percorsi formativi adottati dalle singole scuole ai sensi dell’articolo 3, comma 5, del decreto legislativo n. 61 del 2017.
I quadri di riferimento e griglie di valutazione seconda prova scritta Istituti professionali
L’esame 2023 segna il ritorno alla commissione mista.
Di conseguenza saranno pubblicate anche le discipline affidate ai commissari esterni. La nota riporta infatti “Le commissioni dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione torneranno ad assumere l’ordinario assetto e saranno composte da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre membri interni all’istituzione scolastica e tre membri esterni.”
Stabilite quali discipline sono affidate ai commissari esterni i consigli di classe si riuniranno per la nomina dei commissari interni. I docenti che non rientrano nella disciplina interna individuata dal Ministero, se ne hanno l’obbligo, dovranno presentare domanda di partecipazione agli Esami di Stato 2023 in qualità di commissari esterni. Il Ministero fornirà apposite indicazioni.
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