Maturità: basta colloquio con collegamenti forzati, si dia agli studenti la possibilità di raccontare cosa ha scoperto studiando. Lettera

inviata da Gianni Mereghetti – Carissimo signor ministro Giuseppe Valditara, l’esame di maturità è un’occasione importante per i ragazzi e le ragazze di raccontare di se stessi, di dire a professori conosciuti e professori sconosciuti ciò che ha appassionato del percorso di studi superiori e come dentro le tante discipline ognuno è riuscito a trovare una strada personale alla conoscenza.

Questo è l’esame di maturità, non l’ennesima verifica di tecniche e informazioni acquisite, ma che uno studente o una studentessa di oggi possa dire e documentare ciò che gli o le interessa. Dovremmo mettere nelle aule degli esame quel “I care” che don Milani ha messo su una parete della scuola di Barbiana.

Proprio perchè l’esame di maturità deve essere questa occasione allora, signor ministro, cambi l’impostazione del colloquio perchè quei collegamenti forzati cui si obbligano i ragazzi e le ragazze sono la negazione di una verifica autentica della maturità. Cambi questa modalità di fare il colloquio e dia ad ogni studente e ad ogni studentessa la possibilità di raccontare ciò che di bello e di vero ha scoperto studiando e come questo ha fatto prendere coscienza dei suoi talenti, di quanto la sua persona valga. Grazie

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