Max Casacci e «Urban Groovescapes», un disco di rumori urbani (senza strumenti)

di Barbara Visentin

Il chitarrista e co-fondatore dei Subsonica sperimenta «per trovare lo straordinario nel quotidiano»

Un disco realizzato senza strumenti musicali, usando solo i suoni e i rumori delle città. Il nuovo progetto di Max Casacci, co-fondatore e chitarrista dei Subsonica, racconta il groove nascosto (e tutto da ballare) che si svela nell’incedere di un tram, nei drink miscelati in un cocktail bar, negli annunci della metropolitana. «Urban Groovescapes», questo il nome dell’album, «vuole trovare lo straordinario nel quotidiano, in un ambiente che ci culla da sempre e che ha però grande ricchezza sonora», racconta il musicista, 59 anni.

Al tempo stesso, l’idea è anche quella di immaginare una fruizione diversa e più sostenibile delle città: «La trasformazione degli spazi urbani è un elemento chiave per far fronte alla crisi climatica, le nuove megalopoli non europee sono in una situazione drammatica ed è proprio lì che si può agire». Non a caso, dunque, il trasporto pubblico è un «Messaggio di Gioia», gioco di parole che richiama anche il nome della fermata della metro milanese. E «Gap the mind», altro gioco di parole che inverte il «mind the gap» della tube di Londra, invita a fare spazio nella mente, ad allargare la nostra visione riascoltando la voce degli annunci presente alla fermata Embankment della Northern Line britannica: «L’immaginario urbano è fermo al 900, agli aspetti alienanti e degradanti delle città, invece c’è molto altro», sostiene Casacci, che racconta di andare spesso in giro a catturare suoni col cellulare, entusiasmandosi anche davanti a un cantiere: «Di recente sono stato cacciato da alcuni muratori perché stavo registrando i rumori dei tubi su cui lavoravano. Ma sono perfetti per farci un pezzo, spero di usarli».

Tra gli «strumenti» di «Urban Groovescapes», la traccia di apertura è costruita sulla voce di Monica Bellucci: «Una diva è calzante in uno spazio urbano – spiega – perché la città è un luogo di legami immateriali e di relazioni, in cui le star sono un punto di convergenza». Bellucci si è affidata completamente alla sua inventiva: «Ci siamo incontrati a Roma e in quell’ora insieme in cui le chiedevo di imitare il suono di una batteria, di un pugno, di uno schiocco oppure di cantare ha preso forma un pezzo giocoso perché lei era proprio una bambina che si stava divertendo».

Questa sperimentazione sonora di Casacci è il secondo capitolo di un percorso partito con «Earthphonia», lavoro che si concentrava invece sui suoni della natura. Dal vivo, il musicista immagina di portare i nuovi pezzi sul dancefloor: «Penso a dei live set senza soluzione di continuità in cui ballare con i suoni di un tram o di un cocktail bar».

27 novembre 2022 (modifica il 27 novembre 2022 | 20:41)

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, 2022-11-27 19:47:00, Il chitarrista e co-fondatore dei Subsonica sperimenta «per trovare lo straordinario nel quotidiano», Barbara Visentin

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