di Marco Calabresi
L’ex numero 1 rischia di dover saltare Wimbledon, nonostante abbia lanciato un messaggio di pace. L’ex tennista ucraino (finalista al Roland Garros 1999) si è unito ai combattimenti
Stesso cognome, destino diverso. Daniil Medvedev, che ha accarezzato la prima posizione nel ranking Atp giusto il tempo di perdere a Indian Wells da Monfils e restituirla a Novak Djokovic, rischia di non poter giocare il torneo di Wimbledon. L’estate è lontana, i prati verdi dell’All England Club pure, ma il governo inglese ha già lanciato l’ultimatum, a Medvedev e a tutti gli atleti russi. Ripudiate Putin, condannate la guerra, altrimenti per voi non c’è spazio. Medvedev il suo messaggio di pace lo ha già lanciato, ma con zero riferimenti ai bombardamenti russi: un appello alla pace nel mondo, che ha visto protagonista il tennista russo e come destinatari i bambini, che non basta.
Le parole di Nigel Huddleston, ministro dello sport britannico, sono state chiarissime: ha definito «preoccupante e inappropriata» la presenza dei russi nelle manifestazioni internazionali, sebbene questa avvenga in autonomia e non sotto la bandiera del Paese. La federazione russa, tra l’altro, è stata anche esclusa dalla Coppa Davis e lo stesso potrebbe accadere anche con i singoli atleti. «Chi si presenta con le insegne della bandiera russa non sarà accettato serenamente. In particolare, se qualcuno mostra sostegno per Putin e il suo regime. Credo che passerà un bel po’ di tempo prima che la Russia sia di nuovo benvenuta sulla scena sportiva mondiale».
L’altro Medvedev, che di nome fa Andrij e che di nazionalità è ucraino, vive una situazione opposta. Il finalista del Roland Garros 1999 (perse contro Andre Agassi) è stato contattato da un altro tennista, Sergiy Stakhovsky (simbolo sportivo del dramma della guerra in Ucraina) e arruolato nell’esercito di Kiev che resiste agli attacchi dei russi. È stato proprio Stakhovsky ad annunciare la chiamata alle armi di Medvedev: «La leggenda del tennis mondiale è rimasta a Kiev ed è pronta ad affrontare il nemico. Sono estremamente felice di vedere Medvedev al nostro fianco». Stakhovsky, nelle ultime ore, è stato molto critico anche con Antonio Conte, che aveva giudicato ingiusto il trattamento dei calciatori russi in questo momento: «Non sono sicuro tu capisca la situazione che stiamo vivendo qua in Ucraina… svegliati».
16 marzo 2022 (modifica il 16 marzo 2022 | 18:26)
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, 2022-03-16 18:18:00, L’ex numero 1 rischia di dover saltare Wimbledon, nonostante abbia lanciato un messaggio di pace. L’ex tennista ucraino (finalista al Roland Garros 1999) si è unito ai combattimenti, Marco Calabresi
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