di Chiara Barison
Dopo i «grandi mangiatori di rane, salsicce e spaghetti» il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo è tornato a ironizzare sulla leadership europea
«Chi sarà il prossimo?». Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ha approfittato delle dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi per fare ironia sulla leadership europea. Evidente il parallelo con Boris Johnson , eloquenti i messaggi su Telegram: la foto del premier britannico, seguita da quella di Draghi, e infine un grosso punto di domanda bianco su una sagoma nera.
Medvedev si già era lasciato andare in occasione delle dimissioni del premier britannico Johnson dalla guida del partito conservatore, avvenute il 7 luglio scorso. Sempre su Telegram aveva scritto: «I migliori amici dell’Ucraina se ne vanno. La Vittoria è in pericolo! Il primo è andato…». Evidente il fastidio per la vicinanza alla causa Ucraina dimostrata dalla Gran Bretagna in termini di aiuti, sia militari che umanitari, sin dalle prime battute dell’invasione russa.
Che a Medvedev non vadano a genio i leader occidentali era noto. Memorabile l’attacco verbale sferrato durante la visita a Kiev congiunta di Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz. Quella volta aveva scelto Twitter per dimostrare il suo disprezzo: «Agli europei, grandi mangiatori di rane (i francesi, ndr), salsicce (i tedeschi, ndr) e spaghetti (gli italiani, ndr), piace visitare Kiev. Inutilmente. Hanno promesso l’adesione dell’Ucraina all’Ue e obici datati, si ubriacano di horilka (vodka ucraina, ndr), tornano a casa in treno, come cento anni fa».
14 luglio 2022 (modifica il 14 luglio 2022 | 22:34)
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, 2022-07-14 19:23:00, Dopo i «grandi mangiatori di rane, salsicce e spaghetti» il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo è tornato a ironizzare sulla leadership europea , Chiara Barison