Meloni, conferenza stampa di fine anno, oggi: Mi fido dei miei alleati al governo

di Redazione politica

Primo appuntamento nelle stesse ore in cui il Senato licenzia la sofferta legge di bilancio 2023

A tre mesi dalla vittoria elettorale e a due dal suo ingresso ufficiale a Palazzo Chigi, Giorgia Meloni affronta la sua prima conferenza stampa di fine anno. Pochi minuti prima, il Senato aveva dato il via libera alla sofferta legge di bilancio che guider l’Italia nel 2023. Ho sempre pensato che la politica sia transitoria, un giorno torner a fare la giornalista, esordisce Meloni annunciando alcuni interventi sulla professione e sul relativo Ordine. Il futuro? Io prendo in considerazione ipotesi non essere eletta tra 5 anni, quello che non prenderei in considerazione di non fare quello che ritengo giusto fare. Sono donna e porto concretezza.

La priorit? il presidenzialismo. Perch una riforma delle istituzioni che dia stabilit e governi come specchio delle indicazioni popolari pu solo fare bene all’Italia, chiarisce Meloni, ribadendo di voler fare una legge ampiamente condivisa e per questo siamo partiti dal semipresidenzialismo alla francese ma di modelli ce ne sono diversi e si possono anche inventare. Ma bisogna capire la volont.

La guerra? L’Italia pronta a farsi garante di un eventuale accordo di pace. la ragione per la quale penso di recarmi a Kiev prima della fine di febbraio. Perch credo che il 24 di febbraio ad un anno dall’inizio della guerra in Ucraina si possa fare una iniziativa. Di questo sto parlando con il presidente ucraino Zelensky. Fin quando non maturano le condizioni per una pace occorre continuare a sostenere l’Ucraina.

Il rapporto con il suo predecessore a Palazzo Chigi e se ne sente il peso del paragone? Lo sento chiaramente e mi fa piacere. Misurarmi con persone capaci e autorevoli stata la sfida di tutta la mia vita. A me non mai piaciuto vincere facile, mi stimolano le persone capaci e autorevoli, e Draghi lo a livello nazionale e internazionale. Mi rendo conto dell’eredit e anche dei paragoni che si possono fare, lo trovo affascinante. Questo deve spingere me e tutto il governo che si pu fare bene, non dico meglio, non lo direi mai. una cosa che non mi dispiace pur sentendo questo peso di un paragone continuo e reiterato. Mi pare che rispetto alle 10 piaghe d’Egitto che si diceva sarebbero arrivate al cambio di governo in fin dei conti ancora stiamo difendendo questa nazione nel migliore dei modi.

Riguardo alle dure polemiche dell’opposizione, dopo che il presidente del Senato La Russa e la sottosegretaria Rauti, hanno annunciato di partecipare alle celebrazioni per la fondazione del Movimento sociale italiano, Meloni parte con un’accorata riflessione: Il Msi ha avuto un ruolo importante verso la democrazia milioni di italiani sconfitti dalla guerra, stato un partito presente nelle dinamiche parlamentari, della destra, democratico. stato un partito che ha avuto un ruolo molto importante nel combattere la violenza politica, il terrorismo. E poi: Il Msi ha avuto un ruolo molto importante nella storia di questa nazione. Perch deve diventare ora impresentabile? Non mi piace questo gioco al rilancio, per il quale si debba fare sempre di pi. Msi sempre stato chiaro sulla lotta all’antisemitismo.

Il braccio di ferro al governo? normale che ci siano sfumature diverse. Io mi fido dei miei alleati. Abbiamo approvato la legge di bilancio, che non era facile, dice poi la premier commentando il percorso che ha condotto alla complessa approvazione della prima manovra della XIV legislatura.

Un quadro economico assai complesso: Siamo in grande emergenza: le misure per l’energia costano 5 miliardi in media al mese. Se il quadro cambia libereremo nuove risorse per intervenire sul altri fronti, evidenzia Meloni.

Sulla recrudescenza del Covid in Cina, con il rischio di un ritorno dei contagi in Europa, la presidente del Consiglio afferma che il governo si mosso immediatamente e poi chiede che i tamponi per chi arriva da Oriente siano una misura presa a livello Ue. E poi: I primi casi sequenziati sono varianti Omicron gi presenti in Italia. Per come la vedo io credo che la soluzione siano sempre i controlli, continuano ad essere utili tamponi e mascherine, la privazione della libert che abbiamo conosciuto in passato non credo sia efficace, lo dimostra quanto accaduto in Cina. Dobbiamo lavorare sulla responsabilit dei cittadini piuttosto che sulla coercizione. Fermo restando che oggi la situazione sotto controllo.

Sul fronte della radicale revisione del reddito di cittadinanza, Meloni tira dritto: Il lavoro lo creano le aziende, lo Stato non pu abbattere la povert per decreto, dice. Nella sua premessa ricorda la misura della decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato. E poi: Dobbiamo comunque considerare che il mercato del lavoro cambiato, ma bisogna evitare che il lavoro sia fatto in nero. Occorre diversificare le tipologie contrattuale facendo i controlli per evitare distorsioni, spiega rilanciando il sistema dei voucher, alcune degenerazione del passato oggi sono pi difficili. La premier immagina un meccanismo cos: quando ci si reca ad un centro per l’impiego il soggetto deve essere in grado di indicare il lavoro e chi pensa alla formazione, sottolinea. Se il tema della congruit “io non voglio accettare un lavoro sottopagato” sono d’accordo, ma se il tema della congruit “non considero il lavoro all’attesa dei miei studi” allora no. Tutti vorremmo trovare il lavoro dei nostri sogni ma non capita a tutti, affonda Meloni. Riguardo la riforma fiscale e il taglio del costo del lavoro, il capo del governo afferma poi che l’obiettivo della legislatura di tagliare di 5 punti il cuneo fiscale.

Riguardo il passaggio di consegne con Draghi, la premier afferma che la staffetta ha funzionato. E poi: Il grosso di quanto fatto per il Pnrr era programmazione e ora inizia la parte complessa, in cui questi obiettivi devono diventare cantieri: qui oggettivamente ci sono delle difficolt perch il piano stato scritto prima del conflitto in Ucraina. Quando le priorit erano diverse da quelle di oggi.

Riguardo il delicato nodo della giustizia, Meloni ricorda: La mia carriera politica stata ispirata a Paolo Borsellino. Sono stato contenta che il mio provvedimento stato sulla mafia, salvando il carcere ostativo. Mi dispiace aver visto un opposizione cos dura su un provvedimento del genere, si tentato di evitare la conversione di quel decreto.

I condoni? Non ci sono: abbiamo fatto una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto, con una maggiorazione, consentendo una rateazione, risponde ancora la premier a proposito della manovra. Le uniche cartelle stralciate — aggiunge — sono quelle vecchie pi di 7 anni e inferiori a 1.000 euro banalmente perch conviene allo stato di pi la loro distruzione. Vogliamo si immaginare un nuovo tipo di dialogo con i contribuenti ma senza favorire assolutamente l’evasione fiscale.

Riguardo la riforma a cui sta lavorando il Guardasigilli Carlo Nordio, l’obiettivo del governo non privare la magistratura dello strumento delle intercettazioni ma occorre evitare l’abuso ed evitare il cortocircuito nel rapporto tra media e intercettazioni senza alcuna rilevanza penale finite sui giornali solo per interessi politici o altro. Non credo sia giusto in uno stato di diritto. Abusi ci sono stati e vanno corretti. E poi rilancia il tema della separazione delle carriere.

Sullo scandalo del Qatargate, Una cosa mi ha molto innervosito: molti colleghi internazionali definiscono questi fatti con la locuzione “italian job”, come se fosse una macchia sulla nostra nazione. La vicenda non riguarda solo italiani, anche belgi, greci e esponenti di altre nazioni. Semmai un tema di partito, un “socialist job”. Se avesse riguardato i conservatori sarebbe stato un “conservative job”. Riguarda una famiglia politica ma non l’Italia. Va difeso l’orgoglio e l’onore della nazione che rappresento dagli attacchi. Le responsabilit sono trasversali non fra i partiti ma fra le nazioni.

Sul fronte ucraino, Meloni conferma la volont dell’Italia sugli impegni presi, sul contributo dell’Italia alla Nato per le spese militari. E poi: A quanto ammonter? Dipende dalle condizioni che ci circondano quindi non si possono dare ore numeri e tempistiche.

Quello che sta accadendo in Iran per noi inaccettabile e non intendiamo tollerarlo oltre, abbiamo sempre avuto un approccio dialogante ma, se queste repressioni del regime non dovessero cessare e non si dovese tornare indietro, l’atteggiamento dell’Italia dovr cambiare, con quale provvedimento dovr essere oggetto di una interlocuzione a livello internazionale.

29 dicembre 2022 (modifica il 29 dicembre 2022 | 15:30)

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