di Alfio Sciacca, inviato a Campobello di Mazara (Trapani)
L’inchiesta sulla rete del boss di Castelvetrano, nel Trapanese. Tre donne piene di misteri e i silenzi della nipote Lorenza Guttadauro, che ’u siccu ha nominato come suo legale
Da qualche giorno le telecamere all’esterno del locale che gestisce alla periferia di Campobello vigilano soprattutto per tenere alla larga i giornalisti. Il citofono squilla a lungo, ma non risponde nessuno. Eppure il Suv di grossa cilindrata parcheggiato proprio davanti al portone bianco. Dall’altra parte si nasconde una delle due misteriose donne che avrebbero avuto una relazione con il boss Matteo Messina Denaro durante la latitanza nell’appartamento di vico San Vito. Una bella donna sui 60 anni, separata e madre di una figlia, che in paese non passa certo inosservata, soprattutto per la sua eleganza e il tenore di vita. Ma non solo gossip pruriginoso.
Le convocazioni
Mercoled scorso stata convocata nella caserma di Campobello dai carabinieri del nucleo investigativo di Trapani ed stata ascoltata, proprio per dare spiegazioni sulla vera o presunta relazione con il boss. Ma lei ha smentito seccamente: Mai avuta alcuna relazione. E quando l’ufficiale dell’Arma le ha chiesto proprio di quell’auto che a Campobello non hanno in tanti, lei ha replicato secca: Faccio l’imprenditrice, tutto frutto del mio lavoro di anni. Il giorno dopo stata ascoltata un’altra donna (si parla di un’insegnante, ma gli inquirenti sono vaghi) della stessa et. In questo caso la risposta stata diversa. S, ho avuto una relazione con quell’uomo. Andava avanti da oltre due anni, ma non sapevo che fosse Messina Denaro. Nessuna delle due donne, nonostante quanto stato detto in questi giorni, si presentata spontaneamente in caserma, ma sono state convocate. stato redatto un verbale delle loro dichiarazioni, anche se non sono indagate. I carabinieri invece non hanno ritenuto opportuno, almeno in questo momento, perquisire le loro abitazioni.
La perquisizione
Come invece avvenuto luned in via Milwaukee, nella frazione di Aspra, a Bagheria, dove risiede Maria Mesi, storica amante di Matteo Messina Denaro. In quel caso l’indagine stata affidata ai Ros che sospettano possa avere avuto un ruolo attivo nel coprire anche l’ultimo periodo della latitanza del boss. Mesi e il fratello Francesco nel 1997 furono gi indagati, e successivamente condannati, per aver dato rifugio e copertura di comodo al boss. Il ruolo delle donne sembra essere una costante nella vita, nella latitanza e, probabilmente, anche nel futuro processuale di Matteo Messina Denaro.
La figlia
Controverso il rapporto con la figlia Lorenza. Nelle famose lettere inviate all’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino, alias Svetonio, il rammarico per quella figlia che non ho mai conosciuto e il tormento, che fa a pugni con la ferocia del carnefice del piccolo Giuseppe Di Matteo, che si chiede: Perch mia figlia arrabbiata con me?. Lei si vista la vita stravolta da un padre cos ingombrante. E dopo la notizia che lo aveva rinnegato, tramite un legale, ha smentito: Non ho mai rinnegato mio padre e non ho mai detto che non andr a trovarlo in carcere.
La nipote-avvocata
Infine c’ Lorenza Guttadauro, la nipote 44enne scelta come avvocata. In famiglia ha gi lavorato per il marito Girolamo Bellomo, che ha scontato 10 anni. E ora, come assister lo zio? Per il momento lo sta assecondando: il boss non si collegato in video nei primi due processi dopo la cattura, a Caltanissetta e Palermo, e anche lei non si presentata. Impossibile avere sue dichiarazioni. La nipote ha fatto la gavetta nello studio di uno dei migliori penalisti siciliani, Rosalba Di Gregorio, ma non escluso che il boss voglia allargare attorno a lei il proprio collegio difensivo. In ogni caso Guttadauro, pur essendo un familiare di Messina Denaro, potr incontrarlo in carcere, aggirando i rigidi divieti del 41 bis. Una falla nel regime del carcere duro, come denunciato sul Corriere dall’ex pm Massimo Russo.
1 febbraio 2023 (modifica il 1 febbraio 2023 | 08:24)
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