Metabolismo lento: sintomi e dieta per farlo ripartire (e perdere peso)

lo dice l’esperta

di Chiara Amati

I disturbi del metabolismo esistono e, spesso, possono avere ripercussioni sul peso corporeo. Ma esiste pure la possibilità di trovare soluzioni, a partire dal buon cibo. Ne abbiamo parlato con la dietista e nutrizionista Monica Germani, dal 16 ottobre alla conduzione di «Domenica Dribbling Salute» insieme a Cristina Caruso

Metabolismo basale lento: se ne sente parlare spesso. Soprattutto all’avviarsi della stagione più fresca, quando tendiamo a impigrirci. Il più delle volte, poi, quel «lento» serve a giustificare l’impossibilità, vera o presunta, di perdere peso. Per quanto svariate e diverse possano essere le interpretazioni dell’espressione, una cosa è certa: i disturbi metabolici esistono e, sì, possono avere ripercussioni sul peso corporeo. Così come esiste la possibilità di trovare soluzioni ai problemi che ne derivano. Il primo alleato importante, come sempre, resta il cibo. Una dieta varia ed equilibrata, che tenga conto della stagionalità degli alimenti e della loro territorialità, tagliata su misura della persona in base al personalissimo stile di vita, fa la differenza. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Monica Germani, dietista e nutrizionista, ideatrice del metodo META, acronimo che sta per Medical Education for Transormative Action. Da domani — e per tutte le domeniche pomeriggio fino a giugno 2023 — su RaiDue alla conduzione, insieme a Cristina Caruso, di «Domenica Dribbling Salute», rubrica a tema che va ad arricchire lo storico rotocalco di Rai Sport — la prima edizione risale al 1974 — con consigli di salute, appunto, e benessere legati al mondo dello sport.

Dottoressa, che cosa è il metabolismo basale?

«Il metabolismo basale rappresenta la quantità di energia che serve al nostro corpo per compiere le funzioni di base — leggasi funzioni vitali — in uno stato di neutralità. Il metabolismo basale è il risultato di due fattori: il dispendio dovuto alla regolare funzione degli organi interni sommato al dispendio energetico dei muscoli a riposo. In un individuo sano il metabolismo rappresenta il 65-75 per cento del dispendio energetico totale».

È vero che il metabolismo basale varia con il passare del tempo?

«Sì. Il metabolismo basale si abbassa con il trascorrere degli anni. Ad accusare maggiormente sono le donne che si avviano alla menopausa, ma anche chi non pratica una adeguata e costante attività fisica. La vita sedentaria porta inevitabilmente a una diminuizione della massa magra. Attenzione, poi, a dimagrire troppo in fretta e alla tipologia di regime alimentare che si sceglie di adottare: le diete restrittive, che darebbero tanta soddisfazione già nel breve periodo, prima o dopo portano a un blocco del metabolismo, con conseguente ripresa dei chilogrammi persi in precedenza. Rischio, questo, facilmente scongiurabile se ci si affida a un medico specializzato. Sarà lui a consigliare cosa mettere in tavola, avendo ben presente che il metabolismo viene, sì, influenzato dallo stato nutrizionale, dalla dieta e dai fattori ormonali, ma anche dagli stati di ansia e dalla massa magra propria a ciascun individuo».

In che modo possiamo aiutare il nostro metabolismo?

«Posto che ogni organismo è a sé, in linea di massima è buona norma seguire un’alimentazione sana,varia ed equilibrata. A partire dalla colazione che dovrebbe essere abbondante e completa di tutti i macronutrienti necessari — cioè carboidrati, grassi e proteine — nelle debite quantità. Non esiste uno standard: tutto varia sempre da persona a persona, dal sesso, dall’età, dallo stile di vita più in generale.
I digiuni e le abbuffate sono inutili e spesso controproducenti. Molto meglio mangiare poco, ma spesso e cioè ogni tre ore circa nel limite del possibile. E assicurare all’organismo la giusta quantità di proteine: ogni pasto deve contenere una porzione di proteine come carne o uova o formaggi o pesce o legumi . Via libera anche a pietanze composte come pasta e fagioli o pasta con salmone; e poi un corretto apporto di fibre — vale a dire una porzione di almeno 300 grammi di verdure sia a pranzo che a cena — cercando di tenere sotto controllo l’assunzione dei lipidi. Importante poi aumentare la massa magra: ci si riesce praticando sport, ma anche osservando buone abitudini quotidiane. Ad esempio, spostarsi a piedi, evitando mezzi di trasporto là dove possibile, o salire e scendere le scale anziché prendere l’ascensore gioca a favore della nostra salute».

In che modo si asseconda il metabolismo a tavola?

«Con sostanze come, ad esempio, caffeina e capsaicina. Ci sono alimenti — il caffè, nelle giuste dosi (un massimo di tre tazzine al giorno), il peperoncino e lo zenzero — che aumentano la frequenza cardiaca e, di conseguenza, danno un’accelerata al metabolismo.
Gli Omega 3 — acidi grassi essenziali contenuti in sardine, aringhe e tonno, ma anche in altri pesci — stimolano invece la produzione di leptina, ormone che regola il senso di sazietà, il che ci porta a mangiare di meno. E ancora: ottimo è il tè verde, fino a cinque tazze, con l’EGCG, preziosissimo antiossidante che riduce i radicali liberi e, quindi, il potenziale infiammatorio. In questo modo il corpo può carburare in modo corretto. Quando non si soffre di pressione elevata, ottimi sono pure il matcha giapponese e il guaranà: aumentano l’ossigenazione del sangue grazie all’accelerazione delle funzioni vitali. E, cosa che non guasta, migliorano l’umore quando non è al top. Bene, infine, anche i prodotti lattiero-caseari ricchi di proteine e di calcio, combinazione che aiuta a mantenere intatta la massa muscolare».

Che cosa, invece, contribuisce a rallentare il metabolismo?

«Il digiuno, le diete eccessivamente ipocaloriche o, comunque, squilibrate in nutrienti, il basso numero di pasti al giorno che dovrebbero essere cinque, non meno. E ancora: un elevato consumo di cibi grassi e zuccheri raffinati. Infine: la sedentarietà, lo stress, la scarsa qualità, e quantità, del sonno. E anche qui l’alimentazione potrebbe venire in aiuto, a dimostrazione del fatto che la prima medicina per il corpo umano resta davvero il buon cibo».
Di metabolismo si parlerà domani alle 16,50 su RaiDue. Ospiti di Cristina Caruso e Monica Germani l’attore comico Antonio Giuliani, Fiorello, Veronica Maya e lo chef pluristellato Heinz Beck, con il quale si andrà alla scoperta delle proprietà organolettiche degli alimenti per farne un corretto utilizzo (anche) in ambito sportivo.

(©) RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-10-22 20:33:00, I disturbi del metabolismo esistono e, spesso, possono avere ripercussioni sul peso corporeo. Ma esiste pure la possibilità di trovare soluzioni, a partire dal buon cibo. Ne abbiamo parlato con la dietista e nutrizionista Monica Germani, dal 16 ottobre alla conduzione di «Domenica Dribbling Salute» insieme a Cristina Caruso, Chiara Amati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version