A distanza di più di un secolo il “metodo Montessori” piace sempre di più alle famiglie e ai docenti italiani.
Sono ormai quasi 300 le scuole italiane con sezioni Montessori: all’infanzia e alla primaria si tratta di classi “ordinamentali”, mentre nella secondaria di primo grado sono per ora soltanto sperimentali.
La vitalità e l’attualità del metodo vanno ricercate certamente nel grande prestigio culturale e pedagogico di Maria Montessori che è sicuramente la scienziata italiana più famosa nel mondo.
E’ a lei che si deve la nascita della “pedagogia scientifica” ovvero di una pedagogia considerata non tanto come una riflessione filosofica sui problemi educativi quanto piuttosto una scienza basata su metodi di indagine scientifici (osservazione, analisi dei dati, studi comparativi, ecc…) che raccolga anche gli esiti di ricerche in altri campi (medicina, neuropsichiatria, psicologia sperimentale, ma anche sociologia e antropologia).
Nel 1907 nacquero a Roma le prime “Scuole dei bambini”, mentre nel 1924 venne istituita l’Opera Nazionale, inizialmente con il favore del Governo Fascista (Benito Mussolini ne era addirittura presidente onorario).
I contrasti con il regime iniziarono però quasi subito e proseguirono fino al punto da indurre il Governo ad ordinare la chiusura delle scuole dell’Opera. Nel 1934 i contrasti diventarono talmente insanabili che Maria Montessori fu costretta ad abbandonare l’Italia dove rientrò solamente nel 1947.
Da quell’anno le scuole che si ispiravano al suo metodo ripresero a funzionare; nel 1951 si trasferì presso amici in una piccola città dell’Olanda dove morì l’anno dopo, ma il suo metodo era ormai conosciuto in tutto il mondo.
Nel corso dei decenni scuole Montessori sono nate dappertutto, non solo in Paesi importanti come Germania, Stati Uniti d’America e Russia anche in Mongolia, Kazakistan e Nuova Zelanda.
Un censimento preciso non esiste anche perché molte scuole Montessori sono private, ma – stando agli ultimi dati disponibili – sappiamo che negli USA ci sono oggi più di 3mila scuole Montessori, di cui almeno 500 pubbliche.
A questo tema la nostra testata – in collaborazione con Indire – ha deciso di dedicare 3 video.
In questa prima intervista parliamo con il presidente dell’Opera, il professore Benedetto Scoppola; nei prossimo video sentiremo dalla viva voce di una maestra di scuola primaria come funziona una classe con metodo Montessori.
Nella terza e ultima intervista parleremo con la professoressa Milena Piscozzo, dirigente dell’IC Riccardo Massa di Milano che coordina una rete nazionale di scuole che sperimentano il Metodo anche nella scuola secondaria di primo grado.
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