«La mia spia? È inarrestabileIo invece mi arrendo presto»

di Francesca Scorcucchi

L’attrice un’agente segreto nella serie Apple Tv+ Slow Horses: Il mio amore il teatro

Sono passati quasi trent’anni dall’esordio al cinema di Kristin Scott Thomas nel ruolo di Fiona, innamorata non corrisposta di Quattro matrimoni e un funerale. Ora in tv indossa i panni di una donna molto diversa. Diana Taverner, la seconda carica, fredda e capace dell’MI5, l’agenzia dei servizi segreti britannici, in Slow Horses, la serie tratta dai romanzi spionistici di Mick Herron. Su Apple Tv+ va in onda la seconda stagione, sei puntate tratte dall’adattamento di Dead Lions, il secondo romanzo della collana. Ancora una volta Gary Oldman interpreta magistralmente Jackson Lamb, il brillante, irascibile e trasandato capo del gruppo di spie che, a causa di errori imperdonabili, finiscono a Slough House, il pantano, unit di parcheggio degli agenti segreti falliti.

La seconda stagione, per la regia di Jeremy Lovering, vede nel cast anche Jack Lowden, Saskia Reeves e Jonathan Pryce, e racconta di segreti da guerra fredda a lungo sepolti e solo recentemente riemersi. Segreti che minacciano una possibile carneficina nelle strade di Londra. La guerra fredda, la Russia contro il mondo occidentale. Tutto molto attuale, eppure il romanzo di Herron stato scritto in tempi non sospetti. Raccontiamo la stessa storia un milione di volte da quando l’umanit ha iniziato a registrare i suoi fatti — dice l’attrice —. Per questo siamo cos interessati alle vecchie storie. Lo stesso racconto pi essere ambientato negli anni Cinquanta oppure oggi, ed avere una risonanza e un significato completamente diversi. Ma sempre la stessa storia.

L’attrice confessa di non aver mai letto Herron, considerato un nuovo Le Carr. I romanzi di spionaggio non sono i miei preferiti. un mondo che non conosco, un’esperienza di cui non so nulla. Non ho nemmeno affinit con Diana. Forse l’unica cosa che ci accomuna il fatto che entrambe siamo verso fine carriera e non abbiamo intenzione di smettere. Il suo ruolo nella serie? una donna fredda, forse il personaggio pi insolente, e anche cattivo, che abbia mai interpretato. Non ci sono ragioni dietro la sua ferocia: semplicemente consumata dall’ambizione. anche una manipolatrice. Io sono il contrario. Sono la peggiore al mondo quando si tratta di nascondere le proprie intenzioni, e tendo ad arrendermi presto. Lei invece inarrestabile.

Tra le cose che l’attrice pi ha apprezzato c’ anche il sense of humour della serie. Non credo di aver mai letto nulla di cos tagliente. Il personaggio di Jackson Lamb incredibile. I racconti di spionaggio vedono sempre protagonisti perfetti, il meglio del meglio nel loro campo. Qui ci sono persone normali, fallaci, che cercano di fare del loro meglio ma spesso il loro meglio non abbastanza.

A parte alcuni cameo, Scott Thomas alla prima prova con una serie televisiva: Di serialit non so nulla. Serie, stagioni, puntate, non conosco nemmeno la differenza nei termini. stato difficile mantenere la concentrazione cos a lungo: a volte passano settimane fra una ripresa e l’altra. Non c’ la continuit del set cinematografico. A convincermi stata la prospettiva di lavorare con Gary Oldman e Jack Lowden con cui avevo recitato in un’Electra a teatro.

Gi, il teatro, la sua vera passione: Recitare davanti a un pubblico ha un grande fascino per me. Mi capitato di farlo in piccoli teatri o in luoghi enormi. A Broadway, in una sala da 12 mila posti, ho portato Il Gabbiano di Cechov, per la prima volta in America.

11 dicembre 2022 (modifica il 11 dicembre 2022 | 21:44)

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, 2022-12-11 20:46:00, Scott Thomas è una 007 in «Slow Horses»: ma di serialità non so nulla, Francesca Scorcucchi

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