Migranti, la Francia accusa l’Italia: «Comportamento inaccettabile, la Ocean Viking deve essere accolta da voi»

di Stefano Montefiori e Redazione Online

Durissima presa di posizione del portavoce del governo francese: «La nave si trova in acque territoriali italiane, ci sono regole europee chiare e da voi accettate, e l’Italia è il primo beneficiario del meccanismo di solidarietà europeo»

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI — Il portavoce del governo francese, Olivier Veran, esprime tutta la distanza possibile con la posizione del governo italiano.

«L’Ocean Viking si trova attualmente nelle acque territoriali italiane. Ci sono regole europee estremamente chiare, che del resto sono state accettate dagli italiani, che sono di fatto i primi beneficiari del meccanismo di solidarietà finanziaria europeo. Questa nave deve essere accolta in Italia. L’atteggiamento attuale del governo italiano, quanto alle sue dichiarazioni e al rifiuto di fare attraccare la nave, contrario a tutte le regole europee che sono state accettate dall’insieme dei Paesi europei, è inaccettabile. Noi auspichiamo, nel momento in cui la nave è ancora nelle acque territoriali italiane, che l’Italia faccia la sua parte e rispetti i suoi impegni italiani».

Alla radio del servizio pubblico France Info, questa mattina intorno alle 8 e 30, al portavoce Veran viene chiesto «quindi quando la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ringrazia la Francia per avere accolto la nave non dice la verità?».

Risposta di Olivier Veran: «Le dico che la verità è quel che è firmato dagli Stati europei, che impegna anche l’Italia, che riceve fondi per questo, e che rappresenta un meccanismo umanitario di solidarietà europea, peraltro un meccanismo di base del funzionamento dei Ventisette».

Il governo francese chiede alla Ocean Viking di cambiare rotta, di dirigersi non più verso la Francia ma verso l’Italia? «Ancora una volta, la nave è attualmente ancora nelle acque territoriali italiane. I meccanismi diplomatici sono ancora in azione mentre stiamo parlando. Voglio solo ricordare che questa nave che chiamiamo “di migranti” è una nave di esseri umani, che sono stati salvati in mare, alcuni vengono da molto lontano e hanno attraversato molti mari prima del Mediterraneo, ci sono una cinquantina di bambini a bordo di questa nave e in ogni caso non lasceremo che queste persone corrano il minimo rischio».

Dove si trova ora la Ocean Viking

Ocean Viking —secondo quanto comunicato dagli attivisti di Sos Mediterranée — si trova ora «ancora al largo della Sicilia, in zona Sar, ma ci stiamo spostando in direzione della Corsica dove c’è il primo porto sicuro, escludendo quelli dell’Italia, che non ne ha concessi. Usciremo dalla Sar di pertinenza dell’Italia e raggiungeremo quindi acque francesi, non escludendo che il porto finale di approdo possa essere Marsiglia». Sulla nave ci sono oltre 230 migranti, tra cui 55 minori dei quali 43 non accompagnati.

Il ringraziamento dell’Italia e le parole della «fonte» all’Afp

Le parole di oggi di Veran arrivano dopo una giornata — quella di ieri — particolarmente movimentata, sul fronte delle relazioni italo-francesi.

Intorno alle 15:30 di ieri, una fonte del ministero dell’Interno francese ha comunicato all’agenzia Ansa che Parigi si preparava «ad aprire il porto di Marsiglia, o nella notte tra mercoledì e giovedì o nella giornata di giovedì. Lo sbarco a Marsiglia si svolgerà sotto la supervisione della Prefettura, e saranno fatti scendere tutti i migranti dalla nave, che saranno poi registrati come richiedenti asilo».

La decisione francese — sempre secondo quanto dichiarato da una fonte governativa all’Ansa — è arrivata dopo che, lunedì sera, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato con il capo dello stato francese, Emmanuel Macron: l’Italia sarebbe «rimasta ferma sulle sue posizioni», così come fatto nel pomeriggio di ieri «in un ultimo contatto telefonico fra i ministri Matteo Piantedosi e Gérald Darmanin».

La scelta francese è stata accolta dal governo italiano con una nota ufficiale, arrivata in tarda serata, nella quale si esprimeva un «sentito ringraziamento» a Parigi «per aver deciso di condividere la responsabilità dell’emergenza migratoria, fino ad oggi rimasta sulle spalle dell’Italia e di pochi altri stati del Mediterraneo». Più sferzanti le parole del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini: «La francia apre i porti? Bene così, l’aria è cambiata».

In tarda serata, però, l’agenzia France Presse aveva riferito le parole – molto dure — di una fonte anonima del governo francese, che denunciava il «comportamento inaccettabile» dell’Italia, «contrario al diritto del mare e allo spirito di solidarietà europea. Ci aspettiamo un comportamento diverso da un Paese che oggi è il primo beneficiario del meccanismo di solidarietà europeo».

Nel frattempo, il sindaco di Marsiglia, Benoit Payan, si è detto «pronto ad accogliere la nave umanitaria Ocean Viking nel porto della città, anche se – ha aggiunto – questa decisione sarà del governo di Parigi». Secondo il primo cittadino di Marsiglia si tratta comunque di una decisione «necessaria» perché «si tratta di naufraghi, donne e bambini a bordo di una barca che stavano annegando e ai quali non dobbiamo chiedere loro documenti o il colore della loro pelle». Si tratta, ha aggiunto Payan, di «un dramma umanitario».

Il presidente di Sos Mediterranée Alessandro Porro ha fatto sapere che attualmente la nave si «sta dirigendo verso la Francia, può essere la Corsica o Marsiglia, ma entro 24-48 ore questa brutta avventura sarà risolta. La situazione a bordo è critica». Ha poi sottolineato che «la dichiarazione della portavoce francese guarda al futuro più che al passato, cioè la necessità da parte dell’Italia di farsi carico delle proprie responsabilità». «Non bisogna confondere – ha aggiunto – il soccorso in mare, che deve finire in un luogo sicuro e in fretta. La geografia dice Italia o Malta. Il processo di ricollocazione deve essere europeo e solidale».

Articolo in aggiornamento…

9 novembre 2022 (modifica il 9 novembre 2022 | 12:17)

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, 2022-11-09 11:32:00, Durissima presa di posizione del portavoce del governo francese: «La nave si trova in acque territoriali italiane, ci sono regole europee chiare e da voi accettate, e l’Italia è il primo beneficiario del meccanismo di solidarietà europeo», Stefano Montefiori e Redazione Online

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