Milano, stretta anche su Area C: da lunedì 3 ottobre ticket d’ingresso in centro per molte ibride

di Andrea Senesi

Si allarga la platea di auto che devono pagare il pedaggio per accedere alla Cerchia dei Bastioni. E scattano i nuovi divieti di Area B: stop a Euro 2 a benzina, Euro 4 ed Euro 5 diesel

Area B ha monopolizzato il dibattito delle scorse settimane e catalizzato le attenzioni e quasi tutte le proteste. Ma da lunedì 3 ottobre cambiano le regole anche per Area C, la prima (nel senso di più antica) Ztl cittadina. Anche le autovetture ibride che producono più di 100 grammi per chilometro di CO2 dovranno in pratica pagare il ticket d’ingresso (dalle 7.30 alle 19.30) alla Cerchia dei Bastioni. Non esiste una stima credibile delle possibili auto in ingresso che dovranno sottostare al nuovo pedaggio. I numeri dell’Aci dicono soltanto che tra Milano e provincia sono 85 mila le auto ibride immatricolate e 234 mila quelle in Lombardia. Ma attenzione: si tratta di tutte le auto ibride, non solo quelle a emissioni sopra la soglia tollerata. In centro poi, sempre da lunedì, non potranno entrare, in analogia coi divieti di Area B, gli Euro 2 benzina e gli Euro 4 e 5 diesel.

Area C è ormai meccanismo largamente metabolizzato nella vita cittadina. Il ticket d’ingresso è entrato in vigore per la prima volta il 16 gennaio del 2012. Area C aveva lo scopo di ridurre il traffico nella Cerchia dei Bastioni e rendere più efficaci le reti di trasporto pubblico, favorendone lo sviluppo e salvaguardando il diritto alla mobilità individuale nel rispetto dell’interesse comune. I risultati mostrano che l’introduzione della regolamentazione, e le modifiche apportate nel corso degli anni, hanno determinato una diminuzione dei transiti nella Cerchia dei Bastioni. Si parte infatti da oltre 90mila ingressi rilevati nel 2012 (-31 per cento rispetto al 2011), per arrivare agli 81mila del 2021, con una diminuzione che raggiunge il 38,5 per cento.

Ma poi ci sono le polemiche infinite per i nuovi divieti alle porte della città. Attraverso 188 telecamere, Area B, «la più grande Ztl d’Europa», diventerà invalicabile — dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30 — anche per gli Euro 2 a benzina, Euro 4 ed Euro 5 diesel.

Secondo i dati elaborati dall’Aci, sono quasi 165 mila i veicoli dei milanesi interessati — cioè il 24 per cento del totale in circolazione —, numero che sale a 483 mila se si considera l’hinterland. Chi ha un’auto «fuorilegge» potrà comunque entrare in Area B per un massimo di 50 volte in un anno. Ma c’è anche un’altra strada, che prende il nome di «Move-in». Si tratta, in sostanza, di una scatola nera, ma in questi giorni il dispositivo è introvabile visto il boom di richieste, da installare nel veicolo. «Aderendo a Move-In, i proprietari di questi veicoli eviteranno i blocchi orari e giornalieri. Saranno liberi di circolare in qualsiasi giornata e fascia oraria fino al raggiungimento di un tetto chilometrico annuo», spiegano dal Comune. La scatola nera, installata sul veicolo, consente di rilevare le percorrenze reali attraverso il collegamento satellitare ad un’infrastruttura tecnologica dedicata.

Alla protesta contro l’inasprimento della Ztl cittadina di molte categorie — su tutte i sindacati di polizia che nei giorni scorsi hanno minacciato mobilitazioni — si è sommata quella di alcuni Comuni dell’hinterland e non solo da amministrazioni a guida centrodestra. Sabato per esempio alcuni esponenti del Pd di Rozzano, tra cui l’ex deputato verde Stefano Apuzzo, hanno inscenato un flash mob di protesta davanti al casello elettronico di Area B al confine col capoluogo. La contestazione, hanno spiegato, non è contro il provvedimento in sé, ma è relativa alla tempistica dei nuovi divieti «che arrivano in un momento di grave crisi economica».

Il leghista Samuele Piscina ha guidato le proteste delle scorse settimane in consiglio comunale. «Con i nuovi divieti — dice Piscina — Sala colpisce soprattutto le fasce meno abbienti della popolazione che non possono permettersi di cambiare un’auto praticamente nuova. In nome della politica fintamente green, continua con la scellerata guerra alle auto e ai cittadini di tutta la provincia, senza creare alternative credibili e parcheggi d’interscambio a prezzi calmierati».

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2 ottobre 2022 (modifica il 2 ottobre 2022 | 17:17)

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