Mondiali di nuoto, le medaglie dell’Italia oggi: Paltrinieri vince l’oro nei 1500, staffetta 4×100 mista d’oro. Pilato argento nei 50 rana

di Arianna Ravelli, inviata a Budapest

Paltrinieri oro gigantesco nei 1500, vicino al record del mondo. Oro anche per la staffetta 4×100 mista uomini. Pilato argento nei 50 rana

Mai dubitare di Greg. De-va-stan-te. L’unico uomo capace di trasformare i 1500 come se fossero una finale del Mondiale di calcio. Brividi diffusi, la Duna Arena impazzita, anche i non italiani a tifare per lui. Dopo la delusione negli 800, nei 1500 Gregorio Paltrinieri tira fuori tutta la rabbia del mondo («Mi avevano fatto incazzare», ride ora) e fa la gara che aveva promesso: qualificato con il settimo tempo — e si scopre ora non per caso ma per preciso calcolo tattico —, si accomoda in corsia laterale, sperando di essere preso sottogamba, fuori dalla morsa degli avversari, Wellbrock il tedesco e Finke l’americano. Parte subito a razzo e prova a imprimere il ritmo. Sa bene che se arriva a giocarsi la gara allo sprint, gli altri ne hanno di più. Così scappa subito: agli 800 è ancora in testa, ai 1200 allunga e gli altri non lo vedono più: 14’32’’80, un tempo non lontano dal record del mondo in 14’31’’02 e se pensavate che ci fosse una nuova generazione che avanza nel mezzofondo, pentitevi subito: c’è Greg e poi ci sono gli altri, secondo è l’americano Finke (14’36’’70) e terzo il tedesco Wellbrock (14’36’’94).

«L’altro giorno ero super deluso, ma io so che ci sono. Volevo darne una dimostrazione, andare forte e penso di avercela fatta», le prime parole. «Io amo nuotare e non farei altro, però quando perdi ti chiedi dove stai sbagliando. Oggi mi sono detto “dai tutto, piuttosto muori in vasca”». E ancora: «Forse qualcuno pensava che fossi finito. Ma io non mi faccio condizionare dal giudizio degli altri, solo quando i dubbi cominciano a venire a me è pericoloso; quindi mi sono chiesto “ma non è che gli altri sono più forti?”, poi ci ho pensato un attimo e ho detto: “no, il più forte sono ancora io”. Solo che bisognava dimostrarlo».

L’oro è tutto suo, ed è un miracolo di cuore, coraggio, ma anche tattica. Studiato a tavolino dopo la delusione negli 800 chiusi al quarto posto, vivisezionati fotogramma per fotogramma in camera con l’allenatore Fabrizio Antonelli. Che spiega: «Nelle corsie centrali si sentiva braccato dagli altri, non era a suo agio. Così abbiamo potuto calcolare il tempo e nella batteria qualificarci con un tempo che ci consentisse di stare nella corsia laterale in finale». Fuori dalla bolgia, dritto all’oro.

Staffetta 4×100 mista oro

E sulle ali dell’entusiasmo di Greg, è d’oro anche la staffetta 4×100 mista: Ceccon (dorso), Martinenghi (rana), Burdisso (farfalla), Miressi (stile) riescono nell’impresa mai riuscita di chiudere, in 3’27’’51, davanti agli Stati Uniti (3’27’’79) e all’Inghilterra (3’31’’31). Sugli spalti della Duna Arena torna il popopopo mondiale, l’Italia è una grande potenza del nuoto.

Pilato d’argento

È un argento bagnato da un pizzico di delusione quello sui 50 rana per Benedetta Pilato dopo l’oro a sorpresa nei 100: nella gara dove detiene il record del mondo (29’’30) Benny voleva a tutti i costi toccare davanti a tutte, invece chiude dietro la rediviva lituana Meilutyte con 29’’80 che aveva abbandonato il nuoto per sei anni tra lo scetticismo di Benny («Una che non nuota sei anni non torna e fa 29’’7»). Comunque, poco male, Benedetta sapeva di non essere in perfetta forma (e sì, c’entra anche il ciclo mestruale), però forse si aspettava di fare meglio: «Sì un po’ di delusione c’è, ma in realtà non posso lamentarmi, un oro e un argento mondiali, pensavo che sarebbero arrivati al contrario, ma va bene così. Il tempo non mi soddisfa ma sapevo che la condizione non era perfetta. Cosa ho sbagliato? Forse la partenza, ero un po’ tesa anche se l’ho gestita meglio di altre occasioni».

Ceccon, bronzo sfumato

Sfuma, almeno per ora, il bronzo di Thomas Ceccon ne i 50 dorso dopo un giallo: prima la squalifica dell’americano Ress, che aveva chiuso davanti a tutti, lo aveva proiettato al terzo posto. Poi il ricorso degli Stati Uniti che lo ha rispedito al quarto, subito fuori dalle medaglie. «Oggi non ero fluido come ieri, per come sono fatto io è come se non ce l’avessi al collo questa medaglia», il commento di Ceccon a caldo, subito dopo il bronzo nei 50 dorso. «Non so cosa ha fatto, forse qualcosa all’arrivo» dice l’azzurro parlando della penalizzazione ricevuta dallo statunitense Ress. «C’era tensione, quando sei in carica per la medaglia tendi a essere nervoso però se fossi arrivato quarto sarebbe stato per 2 centesimi e un po’ mi sarebbero girate. Di sicuro i 50 non sono distanza olimpica, mi piace farli e son contento di farli, ma sono gara da Mondiali e stop».

25 giugno 2022 (modifica il 25 giugno 2022 | 22:25)

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, 2022-06-25 19:09:00, Paltrinieri oro gigantesco nei 1500, vicino al record del mondo. Oro anche per la staffetta 4×100 mista uomini. Pilato argento nei 50 rana, Arianna Ravelli, inviata a Budapest

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