di Davide Maniaci
A sostenerlo è il filosofo e antropologo Teodoro Brescia. Negli occhi della dama e sotto l’arcata del ponte alcune lettere «specchiate» svelerebbero il nome. La figlia di Ludovico il Moro visse a Vigevano
La Monna Lisa ritratta da Leonardo da Vinci nella Gioconda, il dipinto più famoso della storia, sarebbe Giovanna Bianca Sforza, figlia di Ludovico il Moro, che dimorava nel Castello di Vigevano (Pavia). A sostenerlo è Teodoro Brescia, filosofo e antropologo, dottore di ricerca all’Università di Bari, nel suo saggio «Un rebus sulla Gioconda. Tra i due rami del Lago di Como» (Antonio Dellisanti Editore). Brescia ha illustrato la sua tesi in un incontro a Vigevano (Pavia), per la presentazione della seconda edizione del libro e l’inaugurazione della mostra fotografica di Giuseppe Arancio dedicata a piazza Ducale.
«Si tratta semplicemente di un rebus, come da stile di Leonardo – spiega lo studioso, intervistato anche dal settimanale L’Informatore Vigevanese -. E il Castello di Vigevano è stato senza dubbio la dimora della dama, la cui Loggia ha colonne analoghe a quelle nel dipinto». Lo si vede nelle immagini analizzate dal professore, con le colonne nel quadro originale e nelle copie coeve. Secondo gli studi dello scrittore Silvano Vinceti «la Gioconda nasconderebbe dei piccolissimi simboli, volutamente celati negli occhi della fascinosa dama. E un terzo simbolo, due lettere o forse due numeri, sotto la prima arcata a destra del ponte sullo sfondo».
In base a una ricerca condotta dalla professoressa Carla Glori, «quei caratteri sarebbero G, S e 72 e indicherebbero il nome di Giovanna (Bianca) Sforza. Il 72 denoterebbe il ponte, crollato e ricostruito nel 1472, della città di Bobbio (Piacenza) ove la dama andava a villeggiare». Partendo da questi elementi, Teodoro Brescia giunge alla conclusione che «i caratteri nel dipinto, se letti allo specchio (sempre nello stile di Leonardo), formano un vero e proprio rebus che compone il nome completo di Giovanna Bianca Sforza e che Bobbio non c’entri nulla. L’ultima parola del rebus troverebbe peraltro conferma nel passo introduttivo della prima edizione dei Promessi Sposi di Manzoni che già, come sappiamo, aveva dato il volto della Gioconda alla protagonista del suo romanzo».
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3 luglio 2022 (modifica il 4 luglio 2022 | 14:29)
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