Addio a Carlo Tavecchio: lex presidente Figc è morto a 79 anni

di Alessandro Bocci

L’ex presidente della Federcalcio e attuale numero 1 del Comitato lombardo della Lega dilettanti aveva 79 anni. I funerali luned a Ponte Lambro

Carlo Tavecchio aveva il fuoco dentro. Aveva guidato la Federcalcio in un momento particolarmente duro, dopo l’eliminazione dal Mondiale del Brasile, che aveva provocato le dimissioni di Giancarlo Abete e sino al mancato viaggio in Russia, ai Mondiali del 2018. mancato venerd 27 gennaio, a 79 anni, per una serie di complicazioni dovute a una polmonite bilaterale e i suoi funerali si svolgeranno luned a Ponte Lambro, il suo piccolo centro del mondo, dove a 33 anni si candidato sindaco nelle liste della Democrazia Cristiana. Perch la politica, soprattutto quella sportiva, Tavecchio ce l’aveva nel sangue. stato il mattatore della Lega Dilettanti, come raccontava spesso, tra l’orgoglioso e il malinconico, un porto sicuro.

La sua scalata stata costante: consigliere del Comitato regionale lombardo nell’87, vice presidente della Lega Nazionale Dilettanti nel ’92, presidente del Comitato Regionale lombardo nel ’96, presidente dei Dilettanti nel ’99 a seguito delle dimissioni di Elio Giulivi. Dal maggio 2007 stato vice presidente della Federcalcio, due anni dopo ne diventato vicario. Tavecchio conosceva le regole e le dinamiche di quel mondo, ma si sempre lasciato guidare dall’istinto che qualche volta lo ha tradito come durante le elezioni alla presidenza della Figc contro Demetrio Albertini nell’estate 2014.

Voleva essere una battuta quella su opti-pob e invece ha provocato un pandemonio e tre inchieste federali. Quella dell’Uefa gli costata anche sei mesi di squalifica a livello internazionale. Ma Tavecchio ha superato la bufera e risposto alle critiche ingaggiando Antonio Conte, un allenatore di prima fascia, per la Nazionale e durante i suoi due mandati ha cavalcato la scena, stando sempre sul pezzo da lombardo volenteroso e pragmatico, seguendo con particolare attenzione la politica estera e favorendo l’elezione di Ceferin alla presidenza dell’Uefa.

Pi che sulle battute sbagliate e ce ne sono state parecchie, alla fine scivolato sul Mondiale 2018. Dopo Conte, aveva ingaggiato Gian Piero Ventura, consigliato da Marcello Lippi che avrebbe dovuto fare il direttore tecnico. Un piano tramontato in fretta. Il 20 novembre 2017 Tavecchio si dimesso, dopo aver esonerato Ventura e aver cercato il colpo a sorpresa, tentando l’ingaggio di Ancelotti. A tradirlo, negandogli l’appoggio, era stata proprio la sua Lega Dilettanti. Mi sento vittima di uno sciacallaggio politico aveva detto uscendo da Via Allegri e gettando un’ultima malinconica occhiata verso la finestra della sua stanza. Ma, pur amareggiato, non aveva perso il gusto per la battuta: Forse avrei dovuto esonerare Ventura nell’intervallo della partita con la Svezia.

28 gennaio 2023 (modifica il 28 gennaio 2023 | 11:11)

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