di Marco Bruna
Il tribunale di Khimki ha dichiarato la campionessa americana di basket colpevole. Era stata fermata a Mosca lo scorso febbraio con l’accusa di possesso di stupefacenti
«Mi chiamano pedina politica, ma io spero che la politica resti fuori da quest’aula». Si appella così ai giudici la campionessa di basket americana Brittney Griner, supplicandoli di rimetterla in libertà: «Ho fatto un errore in buona fede e spero che il vostro giudizio non metta fine alla mia vita». Proprio oggi il procuratore russo Nikolai Vlasenko ha chiesto una condanna a nove anni e sei mesi di prigione, oltre al pagamento di una multa di un milione di rubli (16.280 euro), per possesso di stupefacenti.
Lo scorso 17 febbraio, Griner, 31 anni, era stata arrestata all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca perché trovata in possesso di un vaporizzatore e di alcune cartucce con oli essenziali a base di hashish.
La giudice Anna Sotnikova del tribunale di Khimki ha confermato poi il verdetto: 9 anni di carcere per contrabbando e possesso di droga. Non si fa attendere la risposta sdegnata del presidente americano Joe Biden: «Brittney Griner è detenuta ingiustamente. È inaccettabile. Chiedo alla Russia di rilasciarla immediatamente». «Brittney sta molto male, è difficile parlarci», riferiscono gli avvocati della cestista. Hanno annunciato che faranno appello: hanno 10 giorni di tempo.
Griner, campionessa olimpica nel 2016 e nel 2021, oggi in forza alle Phoenix Mercury, durante la pausa del campionato Wnba (Women’s National Basketball Association) gioca in Russia, nello Ekaterinburg, ormai da sette stagioni, per tenersi allenata. Griner è entrata nella storia recente americana anche perché è un’attivista della comunità Lgbt: è la prima giocatrice dichiaratamente lesbica ad avere firmato un contratto di sponsorizzazione con la Nike.
Nel pieno della guerra in Ucraina, la vicenda di Brittney Griner ha assunto anche contorni geopolitici: Mosca e Washington dialogano infatti su un possibile scambio di prigionieri, nel quale la campionessa di basket potrebbe prendere appunto parte. Dall’altra ci sarebbe il trafficante d’armi russo Viktor Bout, rinchiuso in una prigione dell’Illinois, dove deve scontare 25 anni.
«Quella di Griner è una condanna ingiusta e spiacevole», si legge in una nota della Lega di basket femminile americana, pubblicata dopo il verdetto. «L’impegno della Wnba e della Nba per il suo ritorno a casa non è mai venuto meno, la nostra speranza è che siamo vicini alla fine di questo processo per riportare finalmente Brittney Griner negli Stati Uniti».
WNBA and @NBA statement regarding Brittney Griner ?? pic.twitter.com/jlQlVS3ZtL
— WNBA (@WNBA) August 4, 2022
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, vuole parlare con il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Ci proverà in occasione della riunione ministeriale dell’Asean, in Cambogia. «È molto, molto coinvolto in questa situazione, e non ho dubbi che se avrà l’opportunità di “incastrare” Lavrov, lo farà», ha detto John Kirby, coordinatore delle comunicazioni strategiche presso il Consiglio di sicurezza nazionale.
4 agosto 2022 (modifica il 4 agosto 2022 | 19:20)
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, 2022-08-05 05:36:00, Il tribunale di Khimki ha dichiarato la campionessa americana di basket colpevole. Era stata fermata a Mosca lo scorso febbraio con l’accusa di possesso di stupefacenti, Marco Bruna