Mossa a sorpresa di Re Carlo: regala agli inglesi i suoi profitti eolici

di Enrica Roddolo

Il sovrano ha comunicato al governo di voler rinunciare ai profitti dei sei nuovi progetti eolici che gli sarebbero spettati, a favore della popolazione in difficolt

E’ il desiderio del Re che i benefici dei progetti eolici vadano a tutti e non confluiscano nel Sovereign Grant. Con questo messaggio affidato al Keeper of the Privy Purse, insomma l’ufficio che tiene i cordoni della borsa del Re, e indirizzato al Cancelliere dello Scacchiere e al Primo ministro Rishi Sunak, Carlo III ha agito in modo concreto. Dopo aver da tempo dichiarato il suo sostegno alla popolazione in un momento di crisi economica e difficolt, scioperi e tensioni sociali.

Un gesto coraggioso, che conferma l’attitudine interventista nelle questioni sociali del sovrano che nei giorni scorsi ha ripreso gli impegni ufficiali dall’Aberdeenshire, in Scozia. Per capire la sua mossa bisogna spiegare che cosa il Sovereign Grant: il “finanziamento” annuale dell’attivit del sovrano che ha sostituito dal tempo del Cancelliere dello Scacchiere George Osborne (quando l’inquilino al numero 10 di Downing street era David Cameron) la “vecchia” Civil list.

E il Sovereign Grant si basa su una percentuale dei profitti delle Crown Estate che vogliono dire migliaia di metri quadrati di altissimo valore immobiliare (per esempio i terreni sui quali sorge la centralissima Regent Street a Londra, ma anche la zona di St James’s), oltre a 265 mila acri di terreno agricolo, 27 mila acri di foresta, le miniere della Corona dalle quali si estraggono oro e argento, oltrech tutti i fondali marini nel raggio delle 12 miglia nautiche dalle coste della Gran Bretagna. Comprese le pale eoliche offshore. Business che generano utili, al re spetta il 25% ogni anno secondo la nuova soluzione di finanziamento della Corona portata avanti dal governo Cameron dieci anni fa: 86 milioni di sterline (nel 2021/22).

Ma il re annuncia ora di voler fare a meno dei profitti di sei nuovi progetti eolici dalle coste del Galles e del Lancashire fino al Mare del Nord. Da questi piani di energia verde dovrebbero arrivare nelle casse delle Crown Estate fino a 1 miliardo di sterline l’anno. E Carlo ha intenzione di rinunciarvi. A favore della popolazione.

Una mossa forse che vuole anche controbilanciare l’effetto incoronazione. Gi, perch per quanto sia stata annunciata inizialmente come incoronazione low cost – quella di Carlo III il 6 maggio prossimo sar invece come iniziano ad ammettere a corte un’incoronazione con tutto lo sfarzo e la tradizione di sempre. Ci si resi conto che mai come oggi la Corona, strattonata dal j’accuse di Harry, ha bisogno dello scintillio di gioielli e marsine. E anche per il popolo britannico, dopo gli anni del Covid e poi della crisi, il momento dell’incoronazione non pu tradire l’aspettativa della solennit della storia, della tradizione.

19 gennaio 2023 (modifica il 19 gennaio 2023 | 00:41)

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