Multe agli over 50 non vaccinati: sanzione (da 100 euro) anche a 800 mila «guariti»

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di Adriana Logroscino08 apr 2022

Non sempre tempestiva, ma inesorabile: la macchina delle multe agli ultracinquantenni non vaccinati, si è messa in moto. I primi seicentomila riceveranno la lettera dell’Agenzia Entrate e riscossione tra oggi e i primi giorni della prossima settimana, al ritmo di centomila al giorno. Molte altre ne seguiranno: a non aver rispettato l’obbligo vaccinale sarebbero tra un milione e mezzo e due milioni di italiani sopra i 50 anni. Tutti riceveranno la «comunicazione di avvio del processo sanzionatorio». Alla quale potranno opporsi entro 10 giorni dimostrando alla Asl competente di essere esenti. Altrimenti a stretto giro, comunque entro sei mesi, sarà la volta della multa. Da 100 euro.

Il rebus degli ottocentomila guariti

Quanti alla fine saranno sanzionati non è facile dirlo, spiegano dal ministero della Salute. Perché non tutti gli esenti risultano alle Asl e perché non tutte le Asl hanno aggiornato in tempo reale il ministero. E poi perché anche quanti si sono contagiati negli ultimi mesi e sono guariti da meno di 150 giorni non possono vaccinarsi, ma riceveranno la messa in mora e dovranno farsi carico di dimostrare la loro condizione. Considerando il ritmo alto di contagi del 2022 e che la quota di ultracinquantenni tra loro è del 30- 32% ogni mese,la lettera dell’agenzia della Riscossione (cioè l’ex Equitalia) potrebbe arrivare a circa 800 mila guariti. Sanzionabili, infine, anche tutti coloro i quali non abbiano completato il ciclo: due dosi più booster. Il calcolo approssimativo del ministero è di una cifra ben oltre il milione e mezzo di italiani.

Cosa dice la legge

L’obbligo vaccinale per tutti i cittadini con più di 50 anni (anche i nati nei primi mesi del 1972) è in vigore dall’8 gennaio e fino al 15 giugno. Le multe sarebbero dovute partire dal primo febbraio, ma l’incrocio di quanto risulta alle diverse banche dati (quelle anagrafiche e quelle vaccinali) è stato laborioso. Ora però, confermano dall’agenzia delle Entrate e riscossione, «il flusso è avviato».

Le decisioni dell’Italia sulla quarta dose

Nei prossimi giorni, inoltre, dovrebbe chiarirsi chi dovrà ricevere la quarta dose che per ora, in Italia, è prevista solo per i fragili. Dopo la raccomandazione degli organismi europei Ema e Ecdc, non vincolante, si attende il 12 aprile quando si riunirà la commissione dell’Aifa. È più che probabile che si conformi all’indicazione europea: quarta dose per tutti gli over 80. Il 25 marzo scorso gli esperti dell’agenzia italiana del farmaco avevano sospeso il giudizio sull’ampliamento della platea per «mancanza di solide evidenze scientifiche».

Le valutazioni diversificate in Europa

Tuttavia è stata proprio l’Italia, attraverso il ministro della Salute, Roberto Speranza, a chiedere «sul prosieguo della campagna vaccinale un’indicazione unitaria in sede Ue per evitare di confondere l’opinione pubblica». Nelle ultime settimane, infatti, mentre Spagna, Danimarca e Italia si concentravano sui vulnerabili, la Francia ha ipotizzato la somministrazione della quarta dose agli over 80, la Germania agli over 70, la Svezia agli over 65, la Grecia agli over 60 e l’Ungheria a tutta la popolazione adulta. Fuori dall’Unione, poi, la Gran Bretagna suggerisce il nuovo booster agli over 75, gli Usa agli over 50.

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, 2022-04-08 14:11:00, Due milioni di italiani «fuorilegge». Chi è stato esentato dal medico o è guarito, ha dieci giorni di tempo per eccepire la contestazione. Partono le prime 600 mila sanzioni dell’Agenzia delle Entrate, al ritmo di 100 mila al giorno, Adriana Logroscino

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