Nel quartiere del Corvetto l’energia è inclusiva: due milioni per il rilancio

di Diana Cavalcoli

I progetti di Fondazione Snam per rigenerare i quartieri popolari a Milano. Un piano contro la povert energetica (cofinanziato dalla Ue). Interventi anche sul fronte dell’abbandono scolastico e nella lotta agli sprechi

Una transizione giusta per non lasciare indietro nessuno (ancor pi al tempo della crisi energetica). Nascono con questa volont gli ultimi progetti disegnati da Fondazione Snam per generare un impatto positivo sulla societ e sull’ambiente. Iniziative che si stanno sviluppando lungo tre direttrici fondamentali: contrasto alla povert energetica, educativa e alimentare. Per realizzare questi obiettivi la Fondazione, nata nel 2017, ha messo a fattor comune le competenze e le capacit realizzative sviluppate da Snam nel corso dei suoi 80 anni di storia. L’ingegneria e il sapere tecnico che abbracciano, complici le innumerevoli partnership con il Terzo settore, l’attenzione alle persone, ai territori e alle comunit locali.

In questi anni – racconta la presidente di Snam e di Fondazione Snam, Monica de Virgiliis – abbiamo ragionato sul rispondere ai bisogni primari delle persone. Ci siamo cos chiesti che cosa si poteva fare in concreto rispetto al contrasto alla povert energetica. La risposta stata il progetto Energy Poverty 0, cofinanziato dall’Unione Europea e di durata triennale, che prevede una rigenerazione urbana e umana insieme. Abbiamo scelto di sostenere la riqualificazione energetica di alcune case popolari in zona Corvetto, uno dei quartieri pi vulnerabili di Milano. Il progetto durer tre anni e per realizzarlo saranno fondamentali le competenze ingegneristiche e tecniche gi presenti in Snam, aggiunge la presidente.

L’iniziativa, che oltre all’Italia riguarda anche due citt in Olanda e Francia, conta su 2 milioni di euro di fondi e prevede la collaborazione con Renovit, la piattaforma italiana avviata da Snam e Cdp Equity per promuovere l’efficienza energetica di aziende, condomini, terziario e pubblica amministrazione. L’idea – sottolinea – condividere le competenze specifiche dei nostri ingegneri e tecnici per avere un impatto concreto sulla vita delle persone e migliorare la condizione abitativa di decine di famiglie. Un modo per rendere accessibili a tutti i benefici della transizione energetica attraverso un percorso che vuole essere inclusivo. Tra le attivit previste dal progetto, Fondazione coinvolger infatti cittadini, insieme a istituzioni, enti locali e imprese, nell’implementare linee guida per sensibilizzare e migliorare i comportamenti delle fasce pi fragili della popolazione in ambito energetico. Il tutto anche attraverso e-learning.

Fondazione Snam poi impegnata nel sostegno ai pi giovani. Ragion per cui ha deciso di collaborare con alcune scuole di Milano e Bari per supportare i ragazzi e le ragazze in percorsi didattici legati alle materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). L’iniziativa prevede anche la creazione di specifici kit educativi che tengono conto anche dell’importanza delle social skills. In questo contesto cerchiamo di coinvolgere le nostre persone in attivit di volontariato aziendale attraverso programmi di tutoring. L’intento prevenire l’abbandono scolastico, aggiunge de Virgiliis. Ore che rientrano nelle 4300 ore d’impegno solidale offerte ogni anno dai dipendenti Snam. Sulla povert alimentare la volont della Fondazione poi evitare gli sprechi e incoraggiare le fasce pi fragili della popolazione ad adottare stili alimentari sostenibili. Un progetto in cui cruciale la collaborazione coi comuni.

Il modello e il futuro

Dice de Virgiliis: La forza della Fondazione il riuscire a disegnare i progetti insieme agli stakeholder. Cerchiamo di puntare sull’autenticit cercando partner che condividano i nostri stessi valori e principi. Una visione che ha portato la Fondazione a raggiungere numeri importanti in cinque anni: 130 partner nel Terzo settore, 6 progetti, 710mila beneficiari raggiunti, 3mila persone di Snam coinvolte, 4,6 milioni stanziati. La presidente guarda avanti: L’intenzione al 2023 essere pi equilibrati in termini di azione sui territori e lavorare pi di prima sulle aree periferiche. Anche per questo ci siamo dati una governance particolare, abbiamo un Cda ibrido (il nuovo Consiglio si insediato il 10 novembre, ndr) in cui ci sono esperti e manager ma anche consiglieri come Davide Agazzi che viene da ActionAid Italia. Una collaborazione e contaminazione tra teste ed esperienze diverse che pu diventare modello anche per altre fondazioni d’impresa. Nella nostra esperienza l’approccio del partenariato, penso alle fondazioni bancarie ma non solo, si rivelato strategico. L’appello a far massa critica, unire competenze diverse per creare una rete davvero diffusa sul territorio, conclude.

16 dicembre 2022 (modifica il 17 dicembre 2022 | 00:02)

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, 2022-12-16 23:03:00, I progetti di Fondazione Snam per rigenerare i quartieri popolari a Milano. Un piano contro la povertà energetica (cofinanziato dalla Ue). Interventi anche sul fronte dell’abbandono scolastico e nella lotta agli sprechi, Diana Cavalcoli

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