Nella guerra per la Villa di Fiorano il primo round va ai principi Boncompagni

di Ilaria Sacchettoni

Saranno loro e non le Antinori a poter sfruttare il marchio legato alla tenuta nei pressi dell’aeroporto di Ciampino. Tutto ha origine dall’eredità di Alberico Boncompagni Ludovisi, deceduto nel luglio 2005

Dopo anni di dispetti, ripicche e reciproca delegittimazione, tramonta (per ora) anche la guerra fra principi (Boncompagni Ludovisi) e marchesi (Antinori) per la titolarità del marchio «Fiorano» e più precisamente per l’utilizzo della villa omonima per ospitare eventi. I giudici del Tribunale civile assegnano un primo round ai Boncompagni. Saranno i Boncompagni e non le Antinori a poter sfruttare il marchio legato alla tenuta nei pressi dell’aeroporto di Ciampino ai fini dell’organizzazione di eventi con tutto ciò che questo comporta: «(Il Tribunale, ndr) dichiara la nullità del marchio “Villa di Fiorano” n. 1285720 del 17 novembre 2009 nella titolarità di Antinori Guarducci Allegra, Antinori Rimbotti Albiera, Antinori Alessia» scrivono i giudici. Che le condannano anche al pagamento delle spese, per un totale di 12 mila 627 euro.

Tutto ha origine dall’eredità di Alberico Boncompagni Ludovisi, deceduto nel luglio 2005: «Alle sorelle Antinori — riepilogano i giudici— è stato assegnato lo storico edificio padronale noto con il nome Villa di Fiorano (e comprendente la scuderia, il granaio, la tettoia, la stalla, il magazzino ed il deposito) e l’insieme degli edifici che si trovano di fronte alla Tenuta, denominati fattoria di Fiorano e recanti coltivazioni di uva, piante e ortaggi, stalle, produzione e degustazione di vini, oggi di proprietà della Antinori Società Agricola» mentre «al principe Alessandro Jacopo Boncompagni Ludovisi è stato assegnato il complesso di edifici della tenuta di Fiorano individuati catastalmente nell’atto di divisione». Ora, diversamente dalle Antinori, lo sfruttamento del marchio «Fiorano» da parte dei principi è iniziato ai primi del 2000. Come del resto ha confermato nella sua deposizione, agli atti, Zefferino Matterucci, braccio destro del cerimoniere Paolo Boncompagni: «Vero che Alessandro Jacopo sin dai primi anni Duemila ha attivato la propria attività di ristorazione, catering, eventi e mostre e ha continuato e continua a presentare la propria tenuta di Fiorano presso mostre, fiere e concorsi tra cui Vinitaly».

Testimonianza importante perché conferma che lo sfruttamento della tenuta per eventi faceva capo, in origine, proprio ai principi Boncompagni e non alle sorelle Antinori: «Dagli anni 2000 — dice Zefferino — mi sono occupato personalmente anche con Paolo Boncompagni e Alessandro dell’organizzazione di vari eventi, tra cui concerti. Paolo si occupava soprattutto dell’organizzazione di tutti gli eventi per Telecom Italia, mentre per l’Ordine di Malta era cerimoniere e aveva trasferito tale sua capacità a me e a Alessandro (Jacopo Boncompagni Ludovisi, ndr)». Ora per quanto riguarda i marchi che non siano stati registrati «l’utilizzazione rappresenta un elemento costitutivo della fattispecie e la sua assenza determina di per sé l’impossibilità di realizzare una delle condizioni indispensabili per la sua tutela» ricordano i giudici nell’assegnare una prima vittoria ai Boncompagni, assistiti dall’avvocato Marco Cecilia. Quanto agli Antinori il commento è sintetico: »A nostro giudizio questa sentenza non è rilevante» dicono attraverso la loro portavoce. La battaglia potrebbe continuare.

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14 aprile 2022 (modifica il 14 aprile 2022 | 08:17)

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, 2022-04-14 06:18:00, Saranno loro e non le Antinori a poter sfruttare il marchio legato alla tenuta nei pressi dell’aeroporto di Ciampino. Tutto ha origine dall’eredità di Alberico Boncompagni Ludovisi, deceduto nel luglio 2005, Ilaria Sacchettoni

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