di Marco Cremonesi e Paola Di CaroDonnarumma potrebbe passare all’Enel, nuovo incarico in vista per Del Fante Prima l’accelerazione, poi il silenzio. Lo stop and go leghista prevede che dopo la sortita sulla necessit di cambiare passo sulle grandi societ pubbliche, ora sia necessario lasciar decantare. Eni, Enel, Poste italiane, Terna, Enav, Leonardo, Banca Mps sono le pi visibili tra le 67 aziende controllate dal pubblico i cui consigli di amministrazione dovranno essere rinnovati entro la met di aprile. Non si tratta soltanto dei cda, i partiti stanno leggendo con la lente di ingrandimento anche i profili dei manager delle societ. Prima ancora, verranno a scadenza i tre consigli di giustizia (amministrativa, tributaria e Corte dei conti) e non solo. Per esempio, in scadenza l’incarico del comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana. Per confermarlo, occorrerebbe una legge che al momento non pare all’ordine del giorno. Per ora, ciascun partito lavora per s, soprattutto valutando i curricula dei propri possibili candidati. Per FdI si occupano della partita Francesco Lollobrigida e Giovanbattista Fazzolari, per la Lega Andrea Paganella, Alberto Bagnai e Giulio Centemero, per Forza Italia Gianni Letta, Antonio Tajani, Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo. Ieri intervenuto l’azzurro Maurizio Gasparri. Per dire che sin qui, il governo Meloni ha dimostrato di muoversi rispettando le competenze. Niente machete ma scelte attente e oculate. Un invito a non gettare il bambino con l’acqua sporca. Per, abbiamo visto persone che avevano alle spalle stagioni disastrose alla guida di banche o che avevano frequentato i gazebo della sinistra, mantenere le proprie adorate e ricchissime poltrone, facendo riferimento ad Alessandro Profumo, ad di Leonardo . E poi c’ la Rai, dove assistiamo a programmi contro le bonifiche. Il nodo dell’ad Mario Fuortes resta da sciogliere, molto citato il nome di Giampaolo Rossi. Da FdI si conferma: non detto che i ricambi saranno totali. L’ad di Eni Claudio Descalzi rester certamente al suo posto: una societ dal profilo anche diplomatico che richiede consapevolezze non banali spiega un esponente d’alto rango del partito. Non l’unico, ma non detto che i dirigenti rimarranno nell’incarico di oggi. Per esempio, se la conferma di Francesco Starace all’Enel esclusa, a sostituirlo potrebbe essere Stefano Donnarumma, oggi a Terna, oppure l’ad di Iren Gianni Vittorio Armani, senza escludere avvicendamenti interni con Franco Venturini. Anche Matteo Del Fante, oggi a Poste italiane e da Palazzo Chigi assai apprezzato potrebbe cambiare incarico. L’ex ministro Roberto Cingolani continua a godere della stima di Giorgia Meloni e non di quella di Matteo Salvini. 21 febbraio 2023 (modifica il 22 febbraio 2023 | 00:00) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,
