di Giovanni BianconiLa decisione del ministro della Giustizia Carlo Nordio sul caso dell’anarchico in sciopero della fame da oltre 100 giorni L’anarchico Alfredo Cospito resta al 41 bis. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha respinto l’istanza di revoca presentata il 12 gennaio scorso dal suo difensore, l’avvocato Flavio Rossi Albertini, il quale ha gi annunciato che presenter un ulteriore ricorso contro il provvedimento. La decisione del Guardasigilli fondata sul fatto che tutti i pareri forniti dalle Procure interessate – quella distrettuale di Torino, la Procura generale piemontese e la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo – hanno ritenuto non fondato l’elemento di novit sottolineato dal legale nell’avanzare la sua richiesta. Quell’elemento era una sentenza di assoluzione della corte d’assise di Roma, le cui motivazioni affermavano che non ci fosse un nesso diretto n causale tra la corrispondenza che Cospito mandava all’esterno e le azioni violente addebitate agli imputati. Tutte le autorit competenti interpellate, per, hanno ritenuto questa considerazione non dirimente rispetto alla pericolosit dei proclami inviati dall’anarchico fuori dal carcere in cui era detenuto prima di essere sottoposto al carcere duro. Questa considerazione contenuta anche nel parere della Direzione nazionale antimafia, che nonostante ci aveva considerato possibile la revoca del 41 bis sostituendolo con il regime detentivo riferito al circuito della cosiddetta Alta sicurezza (As2) e delle ulteriori opportune forme di controllo proprie dell’ordinamento penitenziario e dell’attivit investigativa, per contenere l’indubbia carica di pericolosit sociale del detenuto. Il ministro ha per ritenuto di mantenere il carcere duro – come suggerito dalla Procura generale di Torino – sottolineando l’attualit del pericolo e la necessit di interrompere il flusso di comunicazione tra Cospito e i militanti in libert, specificando che il 41 bis stato istituto proprio per porre fine a questo tipo di contatti. 9 febbraio 2023 (modifica il 9 febbraio 2023 | 16:23) © RIPRODUZIONE RISERVATA
