Nuova sottovariante Covid, Bassetti: «Presto per dire che è pericolosa, servono più dati»

di Margherita De Bac

L’infettivologo chiarisce: «Pochi casi, viene dall’India. Potrebbero esserci più reinfezioni. Un individuo ne può contagiare altri 20, come il morbillo». Ora situazione sotto controllo

Si sta affacciando una nuova variante? E’ stato l’infettivologo Matteo Bassetti (sue le risposte in questa pagina) a rendere nota con un tweet e poi su Facebook la novità nel campo delle varianti di Omicron di cui sulla quale la comunità scientifica ha cominciato a investigare. Si tratta di quella indicata dall’intelligence dell’epidemia come BA 2.75, a significare che deriva dal virus BA 2 e non dal BA 5, attualmente presente in Italia assieme alle altre sotto varianti che, tutte insieme, hanno ormai conquistato il campo (flash survey dell’Istituto Superiore di Sanità diffusa il 17 giugno).

Credo valga la pena tenere d’occhio? la nuova sotto-variante #Ba.2.75 identificata in India e altri paesi in quanto potrebbe essere ancora più contagiosa della 5 e avere un?elevata capacità di infettare, le persone guarite e vaccinate. Occhio senza allarme

— Matteo Bassetti (@ProfMBassetti) July 5, 2022

E’ minacciosa?
«E’ presto per valutarne le potenzialità. Si contano appena una quarantina di casi in Europa basati su altrettanti sequenziamenti del genoma. Non sono stati pubblicati articoli, neppure in preprint. Servono più dati. Sembra che questo ceppo, intercettato per la prima volta in India, presenti un numero di mutazioni superiore a quelle precedenti. Cambiamenti tali da renderlo ancora più diffusivo di Omicron 5. Se fosse confermato diventerebbe il virus più diffusivo al mondo con un indice di replicazione (R0) superiore a 20. Un individuo infetto riuscirebbe a contagiarne altri 20 rispetto ai 15-17 della attuale BA 5 e del morbillo ».

Il virus ha imboccato definitivamente la sua via perfezionando l’abilità di infettare anziché di procurare forme di malattia gravi?
«Sembra proprio così. Oltretutto i tempi di diffusione delle nuove sotto varianti sono sempre più rapidi. Tuttavia BA 2.75 non possiede ancora la forza per prendere il sopravvento».

I vaccinati sono protetti?
«Sono protetti dalle forme gravi e al momento niente fa pensare che ci sarà una crescita di malattie polmonari. Già ora al San Martino pochissimi pazienti hanno bisogno di essere aiutati nella ventilazione dal casco. È un dato clinico importante. Non credo che BA 2.75 cambierà la storia del Covid se verrà accertato che la maggior parte delle volte attacca i bronchi e la gola, meno i polmoni e dà luogo a laringo-faringiti estive sempre osservate in questa stagione per il contagio di virus diversi anche se non così diffuse».

E le reinfezioni?
«Se è vero che questa variante è più contagiosa e se dovesse soppiantare l’attuale le reinfezioni saranno più frequenti
(oltre il 20% dei positivi) e ravvicinate nel tempo. In compenso i sintomi diventeranno sempre più blandi rispetto al contagio iniziale».

Vaccinarsi con la quarta dose è comunque la priorità?
«Sì, la struttura del Sars-CoV-2 è rimasta la stessa, i vaccini lo riconoscono e rispondono con la produzione di anticorpi. Cercano di sbarragli la strada nonostante lui cerchi di sfuggire. Chi non ha ancora ricevuto il secondo richiamo a settembre dovrebbe affrettarsi a recarsi ai centri. La priorità sono i fragili (anziani e pazienti con immunodepressione)».

Quando è arrivata la variante Omicron?
«Omicron compare l’8 novembre 2021, primo caso confermato in Sud Africa dove si diffonde velocemente, il 26 dello stesso mese l’ECDC classifica Omicron tra le varianti di preoccupazione. In Italia viene sequenziata il 29 novembre ed è ormai presente in tutta Europa. Presto cominciano a comparire le sotto varianti, caratterizzate da mutazioni diverse. La BA4 (gennaio 2022) e BA5 (febbraio 2022) diventano le più temute in virtù della maggiore diffusività e capacità di eludere le difese degli anticorpi».

E prima di Omicron che è successo?
«A settembre 2020 è arrivata la variante Alfa, primo segnalazione in Regno Unito, a dicembre dello stesso anno viene isolato in India il Delta oggi riscontrata «a livelli molto bassi in Ue». In tutto questo lasso di tempo, altre varianti via via segnalate, sono sparire naturalmente o hanno raggiunto livelli di diffusione bassi. come indica una tabella pubblicata da ECDC (centro europeo controllo malattie infettive)».

6 luglio 2022 (modifica il 6 luglio 2022 | 13:56)

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, 2022-07-06 12:05:00, L’infettivologo chiarisce: «Pochi casi, viene dall’India. Potrebbero esserci più reinfezioni. Un individuo ne può contagiare altri 20, come il morbillo». Ora situazione sotto controllo, Margherita De Bac

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