Ronzulli scende, Bernini sale. Sarebbe questo il borsino aggiornato in merito al totoministri specifico sul dicastero dell’Istruzione. Se appare chiaro come su Viale Trastevere Forza Italia voglia la poltrona più ambita, dall’altro lato resta comunque il punto interrogativo su chi alla fine verrà candidato come Ministro. Meloni permettendo.
Secondo le ultime indiscrezioni, Anna Maria Bernini sarebbe in pole position sulla collega Licia Ronzulli. Bernini potrebbe anche finire a ricoprire anche il ruolo di vice premier.
Tutto però è ancora in costruzione e il vertice dei leader di centro-destra in programma nei prossimi giorni potrebbe dipanare le nubi.
Da una parte, infatti, riferisce Adnkronos, c’è Forza Italia che vuole pari dignità della Lega con la Ronzulli intenzionata a non rinunciare a un ministero di peso (tipo la Salute o l’Istruzione) per uno di rappresentanza (le Pari opportunità o la Famiglia); dall’altra, resterebbero le forti perplessità di Fratelli d’Italia, che (in nome del principio ‘dentro’ solo persone di alto profilo per competenze) vorrebbe destinare caselle di primo piano ad altri.
Da una parte, infatti, riferisce Adnkronos, c’è Forza Italia che vuole pari dignità della Lega con la Ronzulli intenzionata a non rinunciare a un ministero di peso (tipo la Salute o l’Istruzione) per uno di rappresentanza (le Pari opportunità o la Famiglia); dall’altra, resterebbero le forti perplessità di Fratelli d’Italia, che (in nome del principio ‘dentro’ solo persone di alto profilo per competenze) vorrebbe destinare caselle di primo piano ad altri.
Fuori da Forza Italia, resta in pista, per Viale Trastevere, il nome di Mario Pittoni, responsabile scuola della Lega, fra i più acclamati sui social.
Il toto-ministri aggiornato
Quanto al futuro inquilino di via XX settembre, dopo il no di Fabio Panetta, attuale membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea, Meloni sarebbe ancora in cerca di una figura di alto profilo.
Il ‘borsino’ conferma la presenza di un tecnico agli Interni, il favorito è Matteo Piantedosi, ex capo di Gabinetto di Salvini quando era al Viminale. Il numero uno di Via Bellerio, secondo alcune ricostruzioni dell’incontro di ieri sera a porte chiuse, rivendicherebbe il ministero della Famiglia e Natalità. Una richiesta che si andrebbe ad aggiungere a quella della Giustizia (per Giulia Bongiorno), dell’Agricoltura e delle Infrastrutture. Casella quest’ultima che però nasconderebbe l’insidia di vedersi sfilare la delega ai porti, che Fdi vorrebbe affidare al nuovo ministero del Mare, per il quale è in lizza Adolfo Urso, dato in corsa pure alla Difesa, qualora non venisse assegnato a un tecnico come il generale di corpo d’armata Luciano Portolano.
Tra i meloniani il nome forte nel ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è sempre quello del senatore Giovanbattista Fazzolari, fedelissimo di Meloni (la quale vorrebbe che la delega per i Servizi segreti, per ora, restasse nella sua ‘disponibilità’). Raffaele Fitto è favorito per gli Affari europei, Daniela Santanchè per il Turismo. Dentro per Fdi ci sarebbe pure Fabio Rampelli, che potrebbe accasarsi all’Ambiente, alle Infrastrutture o alla Cultura (ma per questo incarico si parla pure di Giordano Bruno Guerri).
Per il ruolo di Guardasigilli Meloni pensa sempre all’ex pm Carlo Nordiomentre per il Sud continua a girare il nome del governatore siciliano uscente, Nello Musumeci e per il dicastero delle Riforme quello dell’ex presidente del Senato, Marcello Pera. Ancora un mistero la collocazione di Ignazio La Russa: non ritornerà alla Difesa per la regola voluta da Meloni che nessuno dei suoi potrà rivestire il ruolo ricoperto in passato e sarebbero in discesa le quotazioni come Presidente del Senato. In questo caso l’esponente di Fdi o andrebbe a Palazzo Chigi come sottosegretario o potrebbe fare il capogruppo a Palazzo Madama in attesa di un futuro incarico prestigioso.
, 2022-10-08 09:45:00, Ronzulli scende, Bernini sale. Sarebbe questo il borsino aggiornato in merito al totoministri specifico sul dicastero dell’Istruzione. Se appare chiaro come su Viale Trastevere Forza Italia voglia la poltrona più ambita, dall’altro lato resta comunque il punto interrogativo su chi alla fine verrà candidato come Ministro. Meloni permettendo.
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