il dibattito
di Francesca Basso
A Strasburgo si vota il report della Commissione speciale sulla lotta contro il cancro (Beca). Dal bollino nero per l’alcol allo stop alla pubblicità fino alla classificazione dei prodotti alimentari, ecco cosa succede. Domande e risposte
Cancer Plan, Nutriscore, NutrInform Battery, lettere e colori per indicare cibi sani e alimenti nocivi per la salute. Il mondo dell’agroalimentare italiano ed europeo è sul piede di guerra (e non sempre dallo stesso lato della barricata). Ora a far discutere è il report redatto dalla Commissione speciale sulla lotta contro il cancro (Beca) del Parlamento europeo. Sgombriamo subito il campo da semplificazioni e facili slogan: l’Unione europea non ha intenzione di vietare il vino o l’alcol. Ecco punto per punto di cosa si discute a Bruxelles.
Cosa è il Cancer plan?
Il Parlamento Ue ha istituito la Commissione speciale sulla lotta contro il cancro (Beca) nel giugno 2020. La Commissione ha concluso il suo mandato il 23 dicembre 2021 con un report in cui affronta la questione della lotta al cancro in tutti i suoi aspetti, dalla diagnosi precoce all’accesso alle cure, dalla ricerca alla prevenzione, indicando una serie di proposte.
Cosa si vota il 15 febbraio?
Il 15 febbraio gli eurodeputati riuniti in plenaria a Strasburgo votano gli emendamenti al report presentato dalla commissione Beca. E il giorno successivo votano il testo nel suo complesso.
Cosa può cambiare dopo il voto?
Il piano che sarà approvato dal Parlamento Ue non è una proposta legislativa né è un documento vincolante, ma è un documento di indirizzo politico: si tratta di una serie di raccomandazioni rivolte alla Commissione Ue e agli Stati membri nelle loro azioni per la lotta contro il cancro.
Perché il mondo del vino è in agitazione?
Il report include tra le sostanze cancerogene l’alcol, ricordando che «in Europa circa il 10 % di tutti i casi di cancro negli uomini e il 3 % di tutti i casi di cancro nelle donne sono riconducibili al consumo di alcol» e sottolinea che «minore è il consumo di alcol minore è il rischio di sviluppare neoplasie» e che «il consumo di alcol è un fattore di rischio per molti carcinomi differenti».
Cosa propone il piano per limitare l’uso di alcol?
Il report sostiene la necessità di offrire ai consumatori «informazioni appropriate migliorando l’etichettatura delle bevande alcoliche con l’inclusione di avvertenze per la salute e introducendo l’indicazione obbligatoria degli ingredienti e delle informazioni nutrizionali nonché mediante l’introduzione dell’etichettatura digitale». In pratica viene chiesto l’uso di etichette come quelle applicate alle sigarette. Inoltre viene sostenuto un aumento delle tasse sulle bevande alcoliche. Si invita anche a proibire la pubblicità di bevande alcoliche in occasione degli eventi sportivi qualora a tali eventi partecipino principalmente i minori e la sponsorizzazione di manifestazioni sportive da parte di produttori di bevande alcoliche.
Il Nutriscore è il sistema di etichettatura a semaforo, inventato da Serge Hercherg, proposto a livello europeo dalla Francia e combattuto dall’Italia. Il sistema a semaforo assegna a ogni alimento un colore in base al livello di zuccheri, grassi e sale contenuti in 100 grammi: il «verde» indica i prodotti sani e il «rosso» quelli da evitare. La scala cromatica è associata a una alfabetica (dalla lettera A alla lettera E che indica i cibi più pericolosi per la salute). Ma così si dà una falsa informazione al consumatore, perché in base a quel sistema ad esempio l’olio extravergine d’oliva è giallo (lettera C) mentre la Coca Cola Zero è verde chiaro (lettera B). Di fatto vengono privilegiati alimenti più sofisticati, a cui sono stati tolti ad esempio grassi o zuccheri. Ma soprattutto non di tutti gli alimenti si consumano 100 grammi.
Il Nutriscore è già in uso?
È stato adottato per la prima volta in Francia nel 2017 su base volontaria: è a discrezione delle aziende se utilizzare questo tipo di etichettatura. Il Nutriscore è attualmente in uso anche in Belgio, Germania, Lussemburgo, Olanda e Spagna. La Francia spinge perché sia adottato a livello europeo, sostenuta da alcuni Paesi del Nord Europa. Si oppongono, oltre all’Italia, anche Repubblica Ceca, Svezia, Grecia, Cipro, Ungheria, Lettonia e Romania. La decisione della Commissione europea sull’introduzione obbligatoria o meno del Nutriscore non è imminente. Ci vorrà circa un anno, l’esecutivo comunitario sta aspettando le valutazioni di impatto.
C’è il Nutriscore nel piano anticancro?
Dopo una lunga trattativa, il Nutriscore non è entrato nel report della commissione Beca. È stato inserito invece in senso positivo il tema della dieta mediterranea (che comprende anche un bicchiere di vino): il testo spiega che «è ritenuta sana ed equilibrata e in grado di svolgere un ruolo protettivo nella prevenzione primaria e secondaria delle principali malattie degenerative croniche».
Cosa contengono gli emendamenti al Cancer Plan?
Gli europarlamentari hanno presentato diversi emendamenti per modificare in alcuni punti il report della commissione Beca. Per quanto riguarda il vino viene chiesto di introdurre una differenziazione tra uso e abuso di alcol e sull’etichettatura si chiedono sistemi più trasparenti, che forniscano ai consumatori informazioni sul consumo moderato e responsabile. Ci sono anche emendamenti per evitare un aumento della tassazione sulle bevande alcoliche e i limiti alle sponsorizzazioni.
Perché l’Italia è contraria al Nutriscore e che sistema è in uso nel nostro Paese?
Il sistema Nutriscore dà informazioni su 100 grammi di prodotto e non sulla porzione consigliata per una dieta sana. L’Italia ha adottato lo schema denominato NutrInform Battery e lo propone anche a livello europeo in alternativa al Nutriscore: è l’indicazione grafica in etichetta della percentuale assunta di energia e nutrienti rispetto alla porzione di consumo consigliata dell’alimento. È un’etichettatura nutrizionale fronte pacco volontaria che non sostituisce la classica etichetta nutrizionale sul retro del pacco ma contiene informazioni aggiuntive. All’interno di cinque batterie stilizzate viene riportata l’indicazione quantitativa del contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale della singola porzione. Il contenuto energetico è espresso sia in joule che in calorie. I contenuti di grassi, grassi saturi, zuccheri e sale sono espressi in grammi.
I prodotti agroalimentari made in Italy sono a rischio?
L’introduzione del Nutriscore basato sui 100 grammi di un alimento rischiano di bollare alcuni prodotti del Made in Italy — ad esempio l’olio extravergine d’oliva, il Parmigiano o il prosciutto crudo — come poco salutari dando un’informazione errata al consumatore. Il timore è che questo possa avere un impatto sul nostro settore agroalimentare. Alla vigilia del Consiglio europeo di ottobre era stato il premier Mario Draghi a ricordare che «il governo è totalmente consapevole della gravità che la sua introduzione può costituire». Il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli ha lanciato «un appello agli agricoltori e ai consumatori europei affinché l’etichettatura a semaforo non sia solo un problema italiano ma di tutti, perché l’Ue ha tante eccellenze agroalimentari».
14 febbraio 2022 (modifica il 14 febbraio 2022 | 16:36)
(©) RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-02-14 23:28:00, http://s.wordpress.com/mshots/v1/https%3A%2F%2Fwww.corriere.it%2Fcook%2Fnews%2F22_febbraio_14%2Fnutriscore-cancer-plan-bollino-nero-il-vino-tutto-quello-che-c-sapere-382f337a-8ca7-11ec-ab58-6edac401c3bd.shtml?w=600&h=450, , , , These constituents are huge!!, This is the unbelievable ingredient ever!!, % %item_title%%, A Strasburgo si vota il report della Commissione speciale sulla lotta contro il cancro (Beca). Dal bollino nero per l’alcol allo stop alla pubblicità fino alla classificazione dei prodotti alimentari, ecco cosa succede. Domande e risposte, il dibattito di Francesca Basso A Strasburgo si vota il report della Commissione speciale sulla lotta contro il cancro (Beca). Dal bollino nero per l’alcol allo stop alla pubblicità fino alla classificazione dei prodotti alimentari, ecco cosa succede. Domande e risposte Cancer Plan, Nutriscore, NutrInform Battery, lettere e colori per indicare cibi sani e alimenti nocivi…, il dibattito di Francesca Basso A Strasburgo si vota il report della Commissione speciale sulla lotta contro il cancro (Beca). Dal bollino nero per l’alcol allo stop alla pubblicità fino alla classificazione dei prodotti alimentari, ecco cosa succede. Domande e risposte Cancer Plan, Nutriscore, NutrInform Battery, lettere e colori per indicare cibi sani e alimenti nocivi per la salute. Il mondo dell’agroalimentare italiano ed europeo è sul piede di guerra (e non sempre dallo stesso lato della barricata). Ora a far discutere è il report redatto dalla Commissione speciale sulla lotta contro il cancro (Beca) del Parlamento europeo. Sgombriamo subito il campo da semplificazioni e facili slogan: l’Unione europea non ha intenzione di vietare il vino o l’alcol. Ecco punto per punto di cosa si discute a Bruxelles. Cosa è il Cancer plan?Il Parlamento Ue ha istituito la Commissione speciale sulla lotta contro il cancro (Beca) nel giugno 2020. La Commissione ha concluso il suo mandato il 23 dicembre 2021 con un report in cui affronta la questione della lotta al cancro in tutti i suoi aspetti, dalla diagnosi precoce all’accesso alle cure, dalla ricerca alla prevenzione, indicando una serie di proposte. Cosa si vota il 15 febbraio? Il 15 febbraio gli eurodeputati riuniti in plenaria a Strasburgo votano gli emendamenti al report presentato dalla commissione Beca. E il giorno successivo votano il testo nel suo complesso. Cosa può cambiare dopo il voto? Il piano che sarà approvato dal Parlamento Ue non è una proposta legislativa né è un documento vincolante, ma è un documento di indirizzo politico: si tratta di una serie di raccomandazioni rivolte alla Commissione Ue e agli Stati membri nelle loro azioni per la lotta contro il cancro. Perché il mondo del vino è in agitazione? Il report include tra le sostanze cancerogene l’alcol, ricordando che «in Europa circa il 10 % di tutti i casi di cancro negli uomini e il 3 % di tutti i casi di cancro nelle donne sono riconducibili al consumo di alcol» e sottolinea che «minore è il consumo di alcol minore è il rischio di sviluppare neoplasie» e che «il consumo di alcol è un fattore di rischio per molti carcinomi differenti». Cosa propone il piano per limitare l’uso di alcol? Il report sostiene la necessità di offrire ai consumatori «informazioni appropriate migliorando l’etichettatura delle bevande alcoliche con l’inclusione di avvertenze per la salute e introducendo l’indicazione obbligatoria degli ingredienti e delle informazioni nutrizionali nonché mediante l’introduzione dell’etichettatura digitale». In pratica viene chiesto l’uso di etichette come quelle applicate alle sigarette. Inoltre viene sostenuto un aumento delle tasse sulle bevande alcoliche. Si invita anche a proibire la pubblicità di bevande alcoliche in occasione degli eventi sportivi qualora a tali eventi partecipino principalmente i minori e la sponsorizzazione di manifestazioni sportive da parte di produttori di bevande alcoliche. Il Nutriscore è il sistema di etichettatura a semaforo, inventato da Serge Hercherg, proposto a livello europeo dalla Francia e combattuto dall’Italia. Il sistema a semaforo assegna a ogni alimento un colore in base al livello di zuccheri, grassi e sale contenuti in 100 grammi: il «verde» indica i prodotti sani e il «rosso» quelli da evitare. La scala cromatica è associata a una alfabetica (dalla lettera A alla lettera E che indica i cibi più pericolosi per la salute). Ma così si dà una falsa informazione al consumatore, perché in base a quel sistema ad esempio l’olio extravergine d’oliva è giallo (lettera C) mentre la Coca Cola Zero è verde chiaro (lettera B). Di fatto vengono privilegiati alimenti più sofisticati, a cui sono stati tolti ad esempio grassi o zuccheri. Ma soprattutto non di tutti gli alimenti si consumano 100 grammi. Il Nutriscore è già in uso? È stato adottato per la prima volta in Francia nel 2017 su base volontaria: è a discrezione delle aziende se utilizzare questo tipo di etichettatura. Il Nutriscore è attualmente in uso anche in Belgio, Germania, Lussemburgo, Olanda e Spagna. La Francia spinge perché sia adottato a livello europeo, sostenuta da alcuni Paesi del Nord Europa. Si oppongono, oltre all’Italia, anche Repubblica Ceca, Svezia, Grecia, Cipro, Ungheria, Lettonia e Romania. La decisione della Commissione europea sull’introduzione obbligatoria o meno del Nutriscore non è imminente. Ci vorrà circa un anno, l’esecutivo comunitario sta aspettando le valutazioni di impatto. C’è il Nutriscore nel piano anticancro? Dopo una lunga trattativa, il Nutriscore non è entrato nel report della commissione Beca. È stato inserito invece in senso positivo il tema della dieta mediterranea (che comprende anche un bicchiere di vino): il testo spiega che «è ritenuta sana ed equilibrata e in grado di svolgere un ruolo protettivo nella prevenzione primaria e secondaria delle principali malattie degenerative croniche». Cosa contengono gli emendamenti al Cancer Plan? Gli europarlamentari hanno presentato diversi emendamenti per modificare in alcuni punti il report della commissione Beca. Per quanto riguarda il vino viene chiesto di introdurre una differenziazione tra uso e abuso di alcol e sull’etichettatura si chiedono sistemi più trasparenti, che forniscano ai consumatori informazioni sul consumo moderato e responsabile. Ci sono anche emendamenti per evitare un aumento della tassazione sulle bevande alcoliche e i limiti alle sponsorizzazioni. Perché l’Italia è contraria al Nutriscore e che sistema è in uso nel nostro Paese?Il sistema Nutriscore dà informazioni su 100 grammi di prodotto e non sulla porzione consigliata per una dieta sana. L’Italia ha adottato lo schema denominato NutrInform Battery e lo propone anche a livello europeo in alternativa al Nutriscore: è l’indicazione grafica in etichetta della percentuale assunta di energia e nutrienti rispetto alla porzione di consumo consigliata dell’alimento. È un’etichettatura nutrizionale fronte pacco volontaria che non sostituisce la classica etichetta nutrizionale sul retro del pacco ma contiene informazioni aggiuntive. All’interno di cinque batterie stilizzate viene riportata l’indicazione quantitativa del contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale della singola porzione. Il contenuto energetico è espresso sia in joule che in calorie. I contenuti di grassi, grassi saturi, zuccheri e sale sono espressi in grammi. I prodotti agroalimentari made in Italy sono a rischio? L’introduzione del Nutriscore basato sui 100 grammi di un alimento rischiano di bollare alcuni prodotti del Made in Italy — ad esempio l’olio extravergine d’oliva, il Parmigiano o il prosciutto crudo — come poco salutari dando un’informazione errata al consumatore. Il timore è che questo possa avere un impatto sul nostro settore agroalimentare. Alla vigilia del Consiglio europeo di ottobre era stato il premier Mario Draghi a ricordare che «il governo è totalmente consapevole della gravità che la sua introduzione può costituire». Il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli ha lanciato «un appello agli agricoltori e ai consumatori europei affinché l’etichettatura a semaforo non sia solo un problema italiano ma di tutti, perché l’Ue ha tante eccellenze agroalimentari». 14 febbraio 2022 (modifica il 14 febbraio 2022 | 16:36) (©) RIPRODUZIONE RISERVATA, Photo Credit: , , www.corriere.it, %%item_url %%, Corriere, Corriere, Corriere, Leggi di più, , https://images2.corriereobjects.it/methode_image/2022/02/13/Cucina/Foto-Cucina-Trattate/Stocksy_comp_2495609-kNcE-U33201057467944bBG-526×284@Corriere-Web-Sezioni.jpg, Corriere.it – Homepage, Corriere.it – Notizie e approfondimenti di cronaca, politica, economia e sport con foto, immagini e video di Corriere TV. Meteo, salute, guide viaggi, Musica e giochi online , https://www.corriere.it/rss/images/logo_corriere.gif, http://xml2.corriereobjects.it/rss/homepage.xml, Francesca Basso
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