importante capire quale tipo di paziente si ha di fronte per procedere con le strategie pi utili. Quando bastano dieta ed esercizio fisico e quando sono necessari interventi farmacologici o chirurgici?
Quando una persona pu essere definita obesa e quando solo sovrappeso? Le classificazioni possono non piacere, ma in campo medico sono utili. In questo caso, ad esempio, servono a intervenire nel modo corretto sui pazienti, con strategie che sono molto differenti tra loro a seconda dei casi.
Una premessa: si parla di pazienti perch l’obesit una malattia e non una debolezza di carattere di chi ne soffre. una malattia che si eredita, anche se non dal punto di vista genetico, ma da quelli ambientale e famigliare.
Per valutare correttamente il tipo di problema con il peso si parte con il sistema di valutazione dell’indice di massa corporea (che si misura calcolando il peso x l’altezza al quadrato), che divide i risultati in: grave magrezza, sottopeso, normopeso, sovrappeso, obeso di classe 1, obeso di classe 2 e obeso di classe 3.
Questo comunque solo un primo indice da prendere in considerazione: uno sportivo potrebbe avere, in questa classificazione, gli stessi indici di un obeso.
La misurazione della circonferenza-vita il secondo parametro, perch il grasso viscerale un fattore di rischio autonomo per la morte precoce e altre malattie croniche e ai danni del sistema cardiovascolare. I valori da non superare dovrebbero essere i 94 cm nell’uomo e gli 80 cm nella donna (misurando la circonferenza addominale all’altezza dell’ombelico).
Il terzo parametro il rapporto tra massa grassa e massa magra, mappato con esami specifici da specialisti che misurano le percentuali di grasso corporeo e quelle di massa muscolare. Un atleta pu anche pesare tanto (come si scriveva), ma avere una forte percentuale di muscoli e non essere obeso. Anche una persona magra ma sedentaria pu non risultare obesa, ma avere la pancetta e una forte percentuale di grasso corporeo, parametri che non sono indici di buona salute. La percentuale di grasso corporeo considerata accettabile compre sa tra il 10% ed il 18% per gli uomini e tra il 18% ed il 26-28% per le donne.
Lo stile di vita sedentario fa s che i chili di troppo siano un problema generalizzato — spiega Alessandro Giovanelli, responsabile I.N.C.O. Irccs Galeazzi-Sant’Ambrogio —, quando per la quantit di chili si localizza in determinati punti fisici, o particolarmente importante, diventa in s fonte di malattia, perch il tessuto adiposo in grado di produrre sostanze pro infiammatorie che fanno ammalare (di tumore, ad esempio) e compromettono la funzione di molti organi (oltre che della psiche). Il grasso cattivo quello viscerale — ha precisato l’esperto —. Questo tessuto quello chiamato “killer” perch da l si sviluppano le malattie.
Sulle modalit di intervento mediche, gli approcci sono totalmente diversi. In caso di sovrappeso si agisce con dieta ed esercizio fisico, in caso di obesit si integra con farmaci e percorsi psicologici, in alcuni casi anche necessaria la chirurgia.
E il bambino sovrappeso come va aiutato? L’intervento deve essere su societ, famiglia e bambini. La societ deve stimolare l’individuo a muoversi, metre le nostre citt non sono fatte per questo — osserva Giovanelli —. Le nazioni intere devono intervenire e riflettere su quello che succede: curare chi ha un problema, ma soprattutto prevenire. L’ambiente in cui viviamo obesogeno : l’ereditariet dell’obesit non genetica, ma ambientale e famigliare. E sono tutti parametri di cui sono responsabili gli adulti. I giovani sono troppo sedentari.
3 marzo 2023 (modifica il 3 marzo 2023 | 10:09)
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