Lobiettivo era farle pressione: per questo vedrà la figlia solo ora

di Giuseppe GuastellaIl legale: Volevano spingerla a confessare, ma non sapeva nulla di quei soldi Per la prima volta dopo 28 giorni, tempo terribilmente infinito per una mamma, oggi pomeriggio Eva Kaili potr stare per tre ore con la sua bambina di 22 mesi nel carcere di Haren, dove l’ex vicepresidente del Parlamento europeo rinchiusa con l’accusa di associazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro nell’inchiesta sui presunti interventi politici organizzati a pagamento da Antonio Panzeri dietro la ong Fight impunity per conto del Marocco e del Qatar. Ad accompagnare la piccola dentro sar il nonno che fu arrestato e subito rilasciato perch fermato con una valigia con dentro 600 mila euro in contanti. Da allora con la moglie accudisce la piccola. Avvocato Michalis Dimitrakopoulos, lei aveva detto che la maggiore sofferenza che sta provando la sua assistita proprio il fatto che non le era concesso di poter vedere sua figlia. Perch questo non stato possibile fino ad ora? Mi sono fatto l’idea che probabilmente non le permettevano di vedere la bambina per farle pressione affinch confessasse, ammettesse di aver commesso qualcosa. Ma la signora Kaili non ha nulla da confessare perch completamente estranea a ogni genere di accusa. Ci sono state organizzazioni umanitarie che hanno fatto appello alle autorit perch consentissero a madre e figlia di stare insieme. la prima volta che chiede di vederla? No. Le richieste che ha fatto in precedenza non sono state accolte dalle autorit belghe a causa della riduzione del personale in carcere durante il periodo delle vacanze di Natale. La sua cliente sta ancora in cella da quasi un mese. Lei ha detto che stava vivendo un incubo. Fortunatamente ora vedr sua figlia e questo allevier in qualche modo il dolore che prova per la sua ingiusta detenzione. La signora Kaili stata privata della sua libert con l’accusa di corruzione, riciclaggio di denaro e partecipazione a un’organizzazione criminale. Nell’udienza che si svolta il 22 dicembre a Bruxelles, il giudice istruttore che sta investigando sul caso, il signor Michel Claise, ha affermato di non avere le prove che sostengono l’accusa di corruzione contro Eva Kaili. Come avvocato con 33 anni di esperienza, mi chiedo come il signor Claise abbia deciso che la signora Kaili deve rimanere in custodia in carcere quando non ci sono prove sull’accusa fondamentale che quella di corruzione. Per il 22 gennaio fissata l’udienza in cui giudici di Bruxelles riesamineranno la posizione di Eva Kaili. Avevate chiesto voi il rinvio il 22 dicembre. Cosa direte in relazione all’accusa di essere intervenuta con le sue dichiarazioni a favore del Qatar mentre si discuteva dei diritti dei lavoratori che hanno partecipato alla costruzione degli stadi per il Mondiale di calcio? Innanzitutto da qui al 22 gennaio potremmo avere anche degli sviluppi in questa vicenda. In ogni caso, ribadiremo che la signora Kaili non mai stata a servizio del Qatar. Lei ha seguito la linea politica dei centristi europei elaborata da Charles Michel e da Ursula Von der Leyen. Non ha ricevuto mai un solo euro dal Qatar. I soldi, per, erano in casa sua. E l’accusa dice che stata lei a chiamare il padre per dirgli di portarli via. Ha spiegato al giudice che ha saputo dei soldi solo nel momento in cui il suo compagno Francesco Giorgi stato arrestato. Questo l’ha fatta precipitare nel panico. Allora ha chiamato suo padre e gli ha detto di andare nel suo appartamento, prendere la valigia della bambina e i suoi biberon. Non sapeva niente di cosa la valigia contenesse perch non l’aveva aperta e non immaginava che dentro ci fosse denaro in contanti. Si parla ancora di un tesoro di 20 milioni di dollari a Panama su due conti della banca Bladex intestati a Kaili e di altri 8 milioni sui conti dei suoi genitori. Circolano documenti, anche se ormai noto che si tratta di un falso. L’Autorit greca antiriciclaggio per ha chiesto informazioni a Panama. triste vedere che, dopo pi di due settimane dalla dichiarazione in cui la banca ha ufficialmente detto che si tratta di notizie e di documenti falsi, circolino ancora queste calunnie. Sono stato il primo a chiedere all’Autorit anti-riciclaggio di controllare tutti gli asset della signora perch questo prover che tutto stato fatto in maniera legale. 5 gennaio 2023 (modifica il 5 gennaio 2023 | 23:43) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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