i numeri del settore
di Giuliana Ferraino04 feb 2023
Con una produzione dell’occhialeria italiana salita a 5,17 miliardi, in crescita del 24% rispetto al 2021, secondo il pre-consuntivo elaborato sulla base dei dati di ottobre, e un export in aumento del 22,5%, il 2022 stato un anno straordinario, i numeri hanno superato le nostre attese. A causa della guerra in Ucraina e dell’emergenza energetica, ci aspettavamo un rallentamento a met anno, che invece non c’ stato, afferma Giovanni Vitaloni, presidente di Anfao.
Anche il ritorno a febbraio del Mido, la principale fiera internazionale del settore, conferma la grande vitalit del settore e l’attesa per questo evento: all’appuntamento, in programma da oggi al 6 febbraio alla Fiera Milano Rho, parteciperanno circa mille espositori da oltre 150 Paesi, inclusi 270 operatori cinesi, e le pre-registrazioni di ottici e buyer hanno superato quota 20 mila.
A spingere le esportazioni, che assorbono circa il 90% della produzione, l’anno scorso sono stati gli occhiali da sole (+28,9% a quasi 3,4 miliardi), mentre l’export delle montature ha segnato una crescita del 9,9% a a 1,4 miliardi. Il mercato italiano invece resta piatto, anche s’ il settore ha registrato un recupero, grazie agli occhiali da sole. Mentre sono in ripresa le importazioni (+22,3%), nonostante le difficolt di reperimento delle materie prime, i tempi di consegna e i fenomeni di backshoring. Numeri che fanno salire a 3,3 miliardi il saldo tra export e import della bilancia commerciale.
Per il 2023, per, c’ meno ottimismo. Per questo Vitaloni chiede al governo la defiscalizzazione dei costi di formazione e pi flessibilit nelle assunzioni. Se per il 2023 il presidente Anfao prevede comunque una crescita a doppia cifra, le preoccupazioni sono legate all’aumento dei costi dell’energia, delle materie prime, salite del 30% nel 2022, di trasporti, logistica e imballaggi. Tante aziende, soprattutto le piccole, stanno facendo davvero tanta fatica, anche se ordini e commesse non mancano, ammette. Pi che sul fatturato, temo l’impatto che i forti rincari avranno su margini e profitti, perch ridurr la capacit delle imprese di investire e innovare. I tre giorni di fiera saranno un buon termometro.
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