Omicidio Ciro Palmieri, il fratello dell’uomo assassinato: «Ora mi prenderò cura di mio nipote»

di Alessandro Fulloni e Felice Naddeo

Il fratello dell’uomo assassinato a Giffoni: quel ragazzino di 11 anni è la vera vittima. Ha visto madre e fratelli ammazzare il papà

«La vittima vera di questa storia terribile è il piccolino, che resterà scioccato per tutta la vita… siamo tutti in pena per lui, testimone di un orrore indescrivibile». Luca Palmieri, 40 anni, è uno dei fratelli di Ciro, il panettiere ucciso – nel pomeriggio del 29 luglio nel suo casolare a Giffoni, nel Salernitano – dalla moglie Monica Milite e da due dei quattro figli, il ventenne Massimiliano e il terzogenito quindicenne. «Lo hanno tenuto fermo, massacrato a coltellate…» racconta Luca, il cui primo pensiero è per quel nipotino che, richiamato dalle urla del padre, lo ha visto morire in cucina. «Siamo cinque fratelli, Ciro compreso, uniti, affiatati. Compatibilmente con la decisione che prenderà il Tribunale dei minori — l’undicenne per ora è affidato i servizi sociali del Comune, ndr — noi siamo pronti ad accoglierlo. Siamo con lui».

Due nipoti coinvolti

Nel descrivere i due nipoti coinvolti nel delitto, Luca usa parole meditate: «Ragazzi in gamba, affiatati con il padre. Ciro, uomo di campagna, ne era orgoglioso, aveva insegnato loro a cavalcare, portare il trattore, i segreti dei boschi. Sgobbava per farli studiare e ne era stato ripagato. Massimiliano è un bravo studente, appassionato di cinema, d’estate lavorava al Festival di Giffoni. Anche l’altro è bravo». Luca, poi, rivolge «un pensiero a mia madre, la loro nonna: non so come ho trovato il coraggio per dirle tutto, Era incredula, ho pensato che sarebbe morta per il dolore».

L’indagine

L’indagine ruota in gran parte attorno a quanto mostrato dalle telecamere di sicurezza volute in casa da Ciro per controllare ogni movimento della moglie alla quale consentiva di uscire, al massimo, per fare la spesa. I vicini hanno raccontato ai carabinieri di aver sentito spesso la coppia litigare e urlare. Sette anni fa lei aveva anche denunciato lui per maltrattamenti. Ma non sarebbero mai scattati provvedimenti per un successivo ripensamento dovuto, è l’ipotesi, a pressioni di altri familiari.

Il video

Sono le 14 del 29 luglio: il video mostra l’ennesimo alterco tra i due. Ciro tira una lattina contro la moglie che reagisce colpendolo inizialmente con una scopa ma poi apre un cassetto, tira fuori un grosso coltello e lo pugnala. Alle urla accorrono i due figli, hanno pure loro delle lame e infieriscono. L’uomo viene afferrato da dietro, viene colpito più volte anche quando è agonizzante a terra. Tutto dura venti minuti. E poi le riprese mostrano madre e due figli intenti nel pulire la cucina. Addirittura segano una gamba per trasportare più agevolmente il cadavere, infilato in un sacco della spazzatura e gettato in un dirupo a tre chilometri da casa. Alle 4 e 30 della mattina — circa 15 ore dopo — i tre escono trascinando il corpo e fanno ritorno mezzora più tardi, dopo essersene sbarazzati. A insospettire subito gli investigatori è, anche, il taglio che la donna ha sulla mano; non riesce a spiegare come se lo sia procurato: poi le immagini chiariranno che è una conseguenza della furiosa colluttazione.

Assistito dagli psicologi

Nel video c’è pure la scena dell’undicenne che entra in cucina richiamato dalle urla del padre, restando impietrito per quel che vede. Il bimbo, assistito dagli psicologi del Comune, adesso è terrorizzato. Persino a chiedergli se abbia fame non risponde. E se lo fa è solo a monosillabi. Dopo l’arresto, venerdì, madre e figli hanno confessato, permettendo di ritrovare il cadavere. Sono stati recuperati pure i tre coltelli sotterrati non lontano dall’abitazione. Filtra pochissimo dagli interrogatori. «Papà era buono e, assieme, cattivo; picchiava spesso mamma quando si arrabbiava, spaccando tutto» avrebbe detto il quindicenne. Eppure segnalando la presunta scomparsa il 30 luglio, ai carabinieri la donna aveva detto: «Siamo una coppia felice, non so spiegarmi la sua scomparsa».

20 agosto 2022 (modifica il 20 agosto 2022 | 22:53)

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, 2022-08-20 21:02:00, Il fratello dell’uomo assassinato a Giffoni: quel ragazzino di 11 anni è la vera vittima. Ha visto madre e fratelli ammazzare il papà, Alessandro Fulloni e Felice Naddeo

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