La guida per gli aspiranti dirigenti scolastici della Tecnica della Scuola: cosa bisogna sapere per superare il concorso in attesa del bando? Oggi parliamo di Organi Collegiali.
Il collegio dei docenti è il cuore pulsante di ogni scuola perché è composto da tutto il personale docente in servizio nella sede dell’istituto, nella sede succursale e nei plessi, qualora presenti, e quindi è l’Organo Collegiale che ha la responsabilità della formazione delle nuove generazioni.
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E’ presieduto dal dirigente scolastico, il quale lo convoca in orario di servizio, in ore non coincidenti con le lezioni, svolge il ruolo di dare esecuzione alle delibere e attribuisce le funzioni di segretario del collegio a uno dei docenti.
Il Collegio è il luogo in cui i docenti possono affermare la propria professionalità e assumersi la responsabilità di scelte che potranno essere determinanti per la qualità dell’offerta formativa e per il successo degli studenti.
Da non sottovalutare l’importanza di un Regolamento del Collegio dei docenti per valorizzare il ruolo individuale e collegiale di ogni docente.
L’istituzione degli Organi Collegiali
Gli Organi Collegiali sono stati istituiti con il DPR n. 416 nel 1974 a livello scolastico, distrettuale, provinciale, nazionale e hanno rappresentato il cambiamento di rotta della scuola verso una nuova riorganizzazione fondata su un modello partecipativo e democratico, aperto ai genitori e, nella secondaria di II grado, anche agli studenti.
Gli Organi Collegiali interni a ogni singola istituzione scolastica sono regolamentati dal D.L.vo 297/1994, Titolo I, Parte I, noto come Testo Unico in materia di istruzione, così come integrato e modificato da successivi provvedimenti normativi.
Il Collegio dei docenti: il ruolo e le funzioni
Il Collegio dei docenti ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell’istituto, ha competenza esclusiva sugli aspetti formativi e sull’ organizzazione didattica, nel rispetto della libertà didattica e culturale di ogni singolo docente.
In particolare, nel rispetto dei vincoli definiti a livello nazionale, cura la programmazione dell’azione educativa e didattica secondo i bisogni formativi degli alunni in riferimento al contesto, alla fascia scolare, all’indirizzo di studi, valorizzando gli spazi di progettualità consentiti dall’autonomia scolastica, introdotta dalla Legge 59/1997 (riforma Bassanini) art.21, realizzata dal DPR 275/1999 (Regolamento autonomia scolastica), acquisita a livello costituzionale dalla legge costituzionale 3/2001, fino alla legge 107/2015, che ne rafforza gli aspetti progettuali più importanti riguardanti l’autonomia organizzativa e didattica.
Il Collegio dei docenti ha un ruolo fondamentale nella scuola, infatti esso elabora il Piano dell’offerta formativa, diventato, da annuale, triennale con la legge 107/2015, tenendo come punto fermo l’atto di indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione definito dal dirigente scolastico.
Il Collegio dei docenti, inoltre, formula proposte al dirigente per la formazione, la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal consiglio di circolo o d’istituto.
Ma anche delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione dell’anno scolastico in due o tre periodi, valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, quando necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica.
Provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di interclasse o di classe e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal consiglio di circolo o di istituto, alla scelta dei sussidi didattici.
Elegge i suoi rappresentanti nel consiglio di circolo o di istituto.
Nomina i responsabili delle funzioni strumentali e di altre figure che operano sul versante educativo e didattico. E’ prerogativa del dirigente scolastico, invece, la nomina dei suoi collaboratori per specifici compiti di gestione e di organizzazione.
Promuove iniziative di formazione in servizio dei docenti del circolo o dell’istituto, adotta tutte le iniziative e mette in campo tutte le azioni necessarie, anche con il supporto di professionisti esterni, per garantire una concreta inclusione degli alunni con handicap, con disturbi, specifici dell’apprendimento, stranieri, con disagio sociale e culturale.
Esamina i casi di scarso profitto o di comportamento degli alunni non consono al contesto scolastico, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe, per individuare le strategie utili a comprendere le cause, anche non palesi, di tali espressioni di disagio e creare condizioni rieducative di benessere per una maggiore e più proficua integrazione tra pari e con i docenti.
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