Nonostante la forte crisi demografica, quantificata nella perdita di circa 120.000 alunni e alunne rispetto all’anno scolastico in corso, non saranno previste riduzioni dell’organico di diritto attuale (comune e potenziamento). Sul sostegno la quota è anche stata incrementata di ulteriori 9.000 posti, portando il fabbisogno da 117.170 a 126.170.
Questi sono i dati presentati dal MIM ai Sindacati nel pomeriggio del 27 febbraio 2023 per l’informazione relativa all’organico dei docenti a.s. 2023/2024; sono state in particolare illustrate la bozza di Decreto Interministeriale e le tabelle sui contingenti autorizzati suddivisi per regione.
La bozza di D.I. prevede anche l’aumento dei posti di educazione motoria alla primaria per effetto del coinvolgimento delle future classi quarte (la stima è di 4.405 posti), aumento che tuttavia – fanno sapere i Sindacati – avviene a scapito dei posti comuni, considerata l’invarianza della dotazione complessiva.
Prevista anche la rideterminazione dei posti che possono essere utilizzati per formare le classi in deroga ai parametri del DPR 81/2009, al fine di diminuire il numero degli alunni per classe nelle scuole disagiate o in aree soggette a fenomeni di spopolamento.
Critica la FLC CGIL: “Non c’è alcun investimento sulla scuola, nessun progetto reale per programmare modifiche strutturali e continuative: solo operazioni contabili di contenimento della spesa, anche a costo di fare scelte regressive rispetto alle attese“.
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