Giornata ricca di incontri cruciali: oggi, 13 giugno, si è svolta anche la riunione tra l’Amministrazione e le Organizzazioni rappresentative del comparto scuola sull’informativa riguardante lo schema di decreto interministeriale sugli organici regionali per l’insegnamento della religione cattolica per l’anno scolastico 2023-2024.
Attualmente, il decreto è in corso di perfezionamento presso il Ministero Economia e Finanze e il Ministero per la Pubblica Amministrazione, fa sapere il sindacato Snadir.
Fra i punti focalizzati dal decreto, si specifica anche che “in via residuale possono essere costituiti posti di insegnamento con contributi orari di gradi di istruzione anche differenti, purché le quote orarie afferiscano al medesimo ruolo regionale”.
Occorre comunque tenere conto, osserva lo Snadir, che l’ammontare complessivo delle cattedre indicato nella tabella allegata al decreto non necessariamente corrisponde al numero dei docenti che saranno in servizio: infatti, per ciò riguarda la quota del 30% attribuita agli incaricati annuali, parte delle cattedre potrebbe essere attribuita ad orario parziale per motivi correlati alla distribuzione della rete scolastica sullo specifico territorio.
In attesa che gli Uffici Scolastici Regionali ripartiscano i posti con riferimento al territorio di pertinenza di ciascuna diocesi, lo Snadir, tenendo conto dei dati dell’organico dello scorso anno, registra – così come nei posti comuni – una leggera criticità nella misura dell’1% sia nel settore infanzia-primaria che in quello della secondaria, a causa del calo demografico.
La Fgu/Snadir evidenzia con soddisfazione che la previsione pessimistica del Mef riguardante l’organico di religione per il prossimo anno scolastico è stata sconfessata dai dati reali; infatti, rispetto alla previsione Mef i dati reali assegnano ben 1.483 posti in più, che restituiscono 1.038 posti alla quota del 70%.
Inoltre, la Fgu/Snadir, avendo constatato il ritardo della pubblicazione dei due bandi riguardanti la procedura di assunzione degli insegnanti di religione, ha chiesto di procedere speditamente per l’ulteriore scorrimento delle GM 2004, ai sensi dell’art.1bis, comma 3 della legge 159/2019.
Ha chiesto, inoltre, che nel prossimo decreto ministeriale per lo scorrimento delle GM 2004, venga disposta la possibilità all’interno di ogni Regione di assegnare per compensazione ad altro settore i posti attribuiti in un settore scolastico e non utilizzati per esaurimento della graduatoria di settore. In questo modo tutti i posti assegnati ad ogni Regione verrebbero utilizzati per le assunzioni in ruolo delle poche centinaia di docenti di religione che ancora attendono il ruolo dal 2004.
Inoltre, la Fgu/Snadir ha fatto presente che a seguito della sentenza della CGUE del 13 gennaio scorso e delle 43 sentenze di Cassazione continuano i maxi-risarcimenti per i docenti di religione precari. Ci auguriamo, pertanto, che il Ministero dell’istruzione piuttosto che soccombere davanti alla magistratura anche nei prossimi ricorsi che avvieremo il prossimo anno scolastico, voglia invece predisporre urgentemente le due procedure di assunzione, ordinario e straordinario, magari assegnando una quota maggiore allo straordinario dato il quasi ventennale ritardo nell’indizione della procedura di assunzione degli insegnanti di religione, prosegue la Fgu/Snadir, che infine, in considerazione dell’aumento dei posti di organico, ha invitato il MIM a chiedere al MEF un ricalcolo dei posti per le assunzioni a tempo indeterminato.
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