Orientamento, Malpezzi (PD) risponde a Valditara: “Lettera alle famiglie in cui emerge classismo e inconsapevolezza”

“Leggo con sorpresa, oggi su Avvenire, la replica stizzita del Ministro Valditara alla mia riflessione sull’orientamento a scuola pubblicata dallo stesso quotidiano il 24 dicembre. Da un esponente delle Istituzioni, per di più ministro dell’Istruzione, ci si aspetterebbe la capacità di comprendere un testo. La triste verità è che Valditara nella circolare inviata alle scuole ha parlato di orientamento solo come job placement, invece di immaginarlo come avviamento a un mondo che sta cambiando velocemente. Una lettera motivazionale a cui manca qualsiasi riferimento pedagogico, formativo, culturale”. 

Così su Facebook la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi commenta la risposta, pubblicata su Avvenire, del ministro Valditara ad un suo intervento pubblicato, dallo stesso quotidiano, il 24 dicembre.

Del resto, è stata questa la lettura diffusa fatta sul testo inviato alle famiglie. Ci siamo tutti sbagliati? Ma da un Ministro che parla dell’umiliazione come strumento pedagogico potremmo aspettarci qualcosa di diverso? “, prosegue la Dem.

Valditara – continua – dovrebbe sapere che le parole da sole non bastano. Bisogna riempirle di contenuto, altrimenti restano scatole vuote. Esattamente come il termine merito che fino ad oggi è stato declinato con tagli alla scuola e 500 mila euro sottratti al fondo per la valorizzazione dell’istruzione scolastica e usati per incrementare i suoi uffici di diretta collaborazione“.

Allora, provo a spiegare di nuovo al Ministro l’ovvio, quello che ho scritto nella lettera: tutti i percorsi scolastici devono avere la stessa dignità, la scuola deve aiutare i ragazzi a scoprire i loro talenti, a sviluppare le passioni, a elaborare il pensiero, qualunque professione scelgano di fare, perché dentro queste cose risiede la vera libertà. Nulla a che vedere con la lettera frettolosa e superficiale che Valditara ha inviato alle famiglie in cui -lì sì- emerge un malcelato classismo e la totale inconsapevolezza di che cosa dovrebbe essere l’orientamento scolastico”, conclude Malpezzi.

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