Aggredito nel bosco da un orso, Brambilla: insegnare la convivenza a residenti e turisti

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di Redazione Animalia

L’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali: Chiudere al pubblico i boschi frequentati dalle mamme con i cuccioli, insegnare a residenti e turisti le regole della convivenza. Basta seguire gli esempi virtuosi in altre Regioni

Un augurio di pronta guarigione all’uomo aggredito da un orso mentre percorreva con il suo cane un sentiero nei boschi in Val di Rabbi, in Trentino. Ma anche un invito a non mettere in campo soluzioni che prevedano la detenzione o la morte degli animali coinvolti perch si tratta di atteggiamenti assurdi e crudeli. L’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, che raccoglie esponenti di tutte le forze politiche presenti in Parlamento, prende posizione contro eventuali azioni punitive che, come in passato, dovessero essere messe in campo dopo l’episodio che ha visto il ferimento dell’escursionista

Come tutta la fauna selvatica — sottolinea l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo — i grandi carnivori sono un patrimonio da difendere, senza se e senza ma, come previsto anche dagli accordi internazionali. E non certo una minaccia da sradicare. Come dimostra l’esperienza di altre regioni in Europa e in Italia, vedi quella del Parco nazionale d’Abruzzo, una migliore convivenza possibile.

Non sono ancora del tutto chiarite le circostanze che hanno spinto il plantigrado ad attaccare. Quella persona, spiega Brambilla, ha avuto con l’orso un incontro troppo ravvicinato, ma forse non imprevedibile. Gli accertamenti in corso diranno se, come credo, si tratta del classico caso di una femmina intenta a proteggere i propri piccoli. Dev’essere l’uomo ad usare prudenza nell’andare per boschi, habitat degli animali selvatici e quindi anche dell’orso, con la massima attenzione proprio in questo periodo, quando gli animali escono dal letargo e sono affamati.

Per favorire la convivenza con gli animali selvatici, che normalmente si tengono alla larga dagli esseri umani, l’Intergruppo chiede un maggiore impegno da parte delle autorit locali, a partire da una maggiore informazione alla popolazione e ai turisti per segnalare eventuali situazioni di pericolo e i comportamenti da adottare o da evitare nella frequentazione dei boschi. Sarebbe importante chiudere le aree frequentate dalle orse con i piccoli — sottolinea ancora Brambilla — e tenere i cani sempre al guinzaglio quando si passeggia nei boschi. Di certo non possibile punire, con la detenzione o con la morte gli orsi colpevoli di fare gli orsi.

6 marzo 2023 (modifica il 6 marzo 2023 | 17:19)

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