Pagamento stipendi supplenze brevi, Cisl Scuola critica: serve misura che lo liberi da complesse procedure

Dopo l’approvazione in via definitiva della conversione in legge del decreto legge n. 176 del 18 novembre 2022 (“Aiuti quater”), le scuole in cui sono state svolte le supplenze brevi e saltuarie da settembre in poi, potranno provvedere a concludere la procedura informatizzata affinchè NoiPa possa liquidare le spettanze agli interessati. Si tratta dello stanziamento di 150 milioni destinati alla copertura di quel fabbisogno.

La Cisl Scuola è intervenuta sulla questione, sottolineando l’autorizzazione della spesa di 150 milioni del governo ricavati dal risparmio sull’organico Covid, ma secondo il sindacato andrebbe superato il meccanismo per cui la spesa per le supplenze brevi viene garantita con appositi stanziamenti previsti a più riprese nel corso dell’anno, richiedendo una procedura lunga e complessa.

Serve una misura innovativa, spiega la Cisl Scuola, che liberi il pagamento delle supplenze brevi dal vincolo di una complessa procedura burocratica, regolandolo alla stessa stregua delle supplenze più lunghe, rendendo possibile provvedere ai pagamenti con costanza e puntualità.

Un tentativo era stato fatto nel 2016, continua il sindacato, con la previsione di precise scadenze per ogni soggetto coinvolto e relative responsabilità in ordine al loro eventuale mancato rispetto, ma alla prova dei fattisi è rivelata una soluzione inadeguata e inefficace.

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