Sono oltre 318 gli studi dentistici privati, in tutta Italia, che hanno aderito alla campagna di solidarietà. La collaborazione con gli enti e le associazioni non profit
Se poco si può fare per cancellare il trauma di un bombardamento, almeno si può confortare un profugo in fuga alleviando un dolore quotidiano. Come un comune mal di denti. A questo hanno pensato i dentisti italiani che nel tendere una mano alle decine di migliaia di profughi ucraini in arrivo (o in transito) in Italia hanno al tempo stesso colmato la mancanza dell’assistenza odontoiatrica pubblica, quasi assente nel servizio sanitario nazionale. Per i profughi ucraini sarà gratuita. Anzi lo è già da una decina di giorni. Merito dei 318 odontoiatri privati che hanno aderito all’iniziativa «Pane e denti for Ucraina», un’idea pubblicata a inizio marzo sul blog «Il dentista manager» (community che raggiunge, grazie alla pagina Facebook, almeno ventimila dei circa cinquantamila medici odontoiatri iscritti all’ordine) e immediatamente diventata un modello di solidarietà di successo.
Niente raccolta di cibo o farmaci, ma prestazioni gratuite a chiunque abbia bisogno del dentista, si tratti di una caria, di un’estrazione o di un’igiene dentale. La solidarietà dei dentisti italiani all’Ucraina nasce in un piccolo paese lombardo, Zelo Buon Persico, al confine tra il Lodigiano e l’hinterland milanese. Gabriele Vassura, medico dentista 56enne, uno studio a Zelo insieme al fratello Massimiliano (pure lui dentista ed ex assessore ai servizi sociali) e gestore della community da dieci anni, ha ideato il volantino e un logo (un dente con all’interno un cuore bicolore giallo e blu). Poi ha completato l’opera aggiungendo la traduzione in ucraino e lanciato l’amo ai colleghi.
«In tre giorni hanno risposto in duecento, oggi vantiamo 318 studi coinvolti su tutto il territorio italiano. Le province sono quasi tutte coperte, ma ciò soprattutto l’adesione è totale nelle zone di frontiera attraverso cui arrivano, e continueranno ad arrivare, i profughi ucraini in Italia. Tutto l’arco alpino e la dorsale adriatica dal Veneto fino alla Puglia sono coperte da studi privati pronti a fornire prestazioni a titolo gratuito». Per i dentisti l’adesione è semplice: basta riempire un form messo a disposizione sul blog. Per i profughi, altrettanto semplice accedere ai servizi: occorre dimostrare con il documento d’identità di essere residente ucraino e firmare il modulo di consenso. Una mappa virtuale dell’Italia mostra gli studi dentistici più vicini. Le informazioni sono in lingua ucraina e molti studi – specie nelle grandi città come Milano, Roma, Napoli, Torino e Bologna – hanno già assistenti madrelingua per abbattere le barriere culturali.
Le prestazioni sono gratuite. «Emetteremo solo una fattura a zero euro con sconto del 100 per cento sul servizio erogato», informa Vassura. Per evitare grane fiscali. Dei circa 50mila profughi già arrivati in Italia alcune centinaia hanno già trovato il dentista in Italia. «A oggi – afferma Vassura – le prestazioni erogate sono circa mille». La media è di due profughi curati per ogni studio. Una numero destinato ad aumentare sensibilmente già fin dalle prossime ondate. Il problema resta informare i profughi in arrivo. «Abbiamo coinvolto alcune delle associazioni internazionali che stanno operando nelle zone di guerra e nei corridoi umanitari come Croce Rossa Italiana e Medici Senza Frontiere».
La stessa clinica «Dental Care» dei fratelli Vassura ha già guarito due clienti, entrambi bambini ucraini (la stragrande maggioranza, insieme alle madri, degli sfollati a oggi arrivati in Italia grazie a parenti o conoscenti che vivono nel nostro Paese. «Uno proveniva da Leopoli con la mamma e diretto a Valencia; l’altro arriva dalla periferia di Kiev e destinato a rimanere con la famiglia nel Lodigiano». Entrambi avevano un forte mal di denti per una carie e sono usciti dallo studio con un dolore in meno. Per l’altro, l’abbandono della loro casa, servirà molto più tempo.
18 marzo 2022 (modifica il 18 marzo 2022 | 02:37)
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, 2022-03-18 01:38:00, Sono oltre 318 gli studi dentistici privati, in tutta Italia, che hanno aderito alla campagna di solidarietà. La collaborazione con gli enti e le associazioni non profit , Francesco Gastaldi
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