di Alessio Ribaudo
Da Cremona ad Agrigento passando per Perugia e Napoli, il Nas hanno ispezionato 882 imprese e in 1 su 4 c’erano irregolarit. Denunciati diversi proprietari, decine di attivit sono state chiuse o sospese. Controlli anche in aziende della filiera ittica
A Cremona il proprietario di una pasticceria stato denunciato perch, dopo aver acquistato diverse centinaia panettoni da un altro produttore, li ha rietichettati e li vendeva come suoi prodotti artigianali propri. La stessa pratica stata scoperta a Perugia dove altri due gestori sono stati denunciati e molti prodotti sequestrati anche perch sono stati nei loro laboratori un centinaio di chili di prodotti dolciari di varia natura senza alcuna etichettatura e documentazione di provenienza. Un blitz dei carabinieri per la Tutela della Salute, in tutta Italia, ha consentito di scoprire cos tante altre irregolarit da Napoli a Lamezia Terme, nel Catanzarese, passando per Caserta e Agrigento.
La campagna
La campagna di controlli che abbiamo effettuato stata concordata con il ministero della Salute — spiega il tenente colonnello Salvatore Pignatelli del gruppo tutela salute — visto l’aumento esponenziale di acquisti di prodotti dolciari e ittici durante le festivit. In Italia abbiamo standard alti di sicurezza alimentare e una forza di polizia come il Nas che tutto l’anno si occupa di farli rispettare insieme alle altre autorit sanitarie. Nel corso dei controlli abbiamo riscontrato tante irregolarit potenzialmente pericolose per la salute oppure tese a massimizzare i profitti ingannando i consumatori. A esempio a Milano, un pasticcere acquistava panettoni prodotti a livello industriali a due euro, li rietichettava, spacciandoli per artigianali, e li rivendeva a quattro o cinque volte in pi.
I sequestri
In tutto sono state ispezionate 882 imprese che lavorano nel settore dei prodotti dolciari e della filiera ittica e in una su quattro (229 strutture) sono state riscontrate irregolarit. Per questo motivo sono state contestate oltre 530 violazioni penali ed amministrative oltre a multe per centinaia di migliaia di euro. Sotto sigilli sono finiti 7,5 tonnellate di prodotti dolciari di vario genere tra cui 1.775 panettoni e pandori, in parte venduti come lavorazione artigianale quando invece risultavano prodotti a livello industriale e riconfezionati fraudolentemente, in parte privi di etichettatura e tracciabilit. Anche nelle ispezioni della filiera dei prodotti ittici il 40 per cento delle imprese controllate stata sanzionata e sono stati sequestrati oltre 2 tonnellate di pesce, non tracciato o per irregolarit nelle modalit di conservazione. In tutto sono state sospese 7 attivit tra grossisti e pescherie per carenze igieniche e strutturali. A milano 3 o 4 euro e le rivendeva come panettoni artigianali a 4 volte il prezzo pagato.
Le chiusure
Infine sono stati emessi 16 provvedimenti di chiusura o sospensione di attivit di produzione e vendita. A esempio, a Napoli, sono stati sospensioni, a vario titolo una pescheria, cinque minimarket ed un ristorante per mancanza delle licenze e carenti condizioni igienico sanitarie fra la presenza di scarafaggi e blatte. Nel Pisano, invece, stata chiusa un bar-pasticceria della provincia di Pisa dove, nel locale cucina, stata riscontrata la presenza di un roditore morto e di escrementi sparsi in pi punti della pavimentazione. Il valore della struttura inibita corrisponde ad euro 320.000.
23 dicembre 2022 (modifica il 23 dicembre 2022 | 15:49)
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