Cosa racconta (a tutti noi) la storia d’amore tra Paola Turci e Francesca Pascale

di Teresa Ciabatti

Una storia d’amore protetta, nonostante giornali e televisioni non abbiano fatto altro che cercare immagini e chiedere interviste, che dimostra quanto le narrazioni siano sempre parziali ed esemplifica la possibilit di diventare chi si vuole

Due luglio 2022, Montalcino-Toscana: Francesca Pascale e Paola Turci si sposano. Eccole, in una delle rare foto, uscire per mano dal Municipio. Perch questa una storia d’amore fatta di pochissime immagini – a parte quelle rubate, come la pi celebre del bacio in barca. Una storia d’amore protetta, mai esibita, nonostante giornali e televisione non abbiano fatto altro che cercare immagini appunto, e chiedere interviste, sarebbero bastate anche brevi dichiarazioni, poche parole da parte di una delle due protagoniste. Invece niente.
Nessun rapporto sentimentale degli ultimi anni ha creato tanta curiosit come quello tra Pascale e Turci, e non perch si trattasse di un legame al femminile, n per il fatto che entrambe avessero avuto in precedenza relazioni con uomini, ci che maggiormente ha stupito sono proprio loro due insieme, due donne opposte. O meglio: opposte per come raccontate pubblicamente fin qui.
Da una parte Francesca Pascale, 38 anni, napoletana, compagna di Silvio Berlusconi dal 2012 al 2020, un passato di concorsi di bellezza (Miss Italia, Miss Grand Prix) e di impegno politico nel Partito delle Libert (fondatrice del comitato Silvio ci manchi, consigliera provinciale, quindi in lista per il Parlamento Europeo).
Dall’altra Paola Turci, 58 anni, cantautrice, di sinistra, con una carriera di alterna fortuna portata avanti con grande caparbiet, al punto da incarnare il prototipo di donna forte, colei che resiste a tutto, incluso il gravissimo incidente stradale del 1993 che le distrugge il viso (serviranno dodici interventi chirurgici per la ricostruzione). Paola Turci che, a poche settimane dall’incidente, riprende il tour interrotto, scelta che fa di lei l’emblema di cui sopra. Paola Turci che prosegue instancabile negli anni la carriera musicale, e nelle poche interviste non sfoggia il dolore, il calvario attraversato, men che meno le difficolt. Eppure. Sia per Pascale che per Turci esiste un eppure che intacca la narrazione pubblica, andando a contraddire il clich di donna che gli altri hanno creduto che loro rappresentassero: la giovane di destra ambiziosissima, forse senza scrupoli, e la donna integerrima di sinistra, forte e coraggiosa. (Per onest: il ritratto riservato a Pascale – giudicante, feroce – ben diverso da quello quasi eroico destinato a Turci – sebbene sempre di racconto si tratti, cio di semplificazione).

Quel gay pride

Nel 2020, al Gay Pride di Napoli Pascale prende posizione a favore del ddl Zan criticando chi lo ostacola: C’ in Italia una parte politica che non riesce a vedere, che cieca e le leggi non sono al passo con il tempo. La politica che non vede una piazza come questa non sa ascoltare. Anche l’eppure di Turci testimonia un cambiamento, bench di altro genere. Nel 2017, con Fatti bella per te al Festival di Sanremo, la cantate affronta il tema dell’accettazione che passa attraverso il giudizio degli altri. Rivendica la libert di non dipendere dallo sguardo esterno, celebra l’amor proprio come conquista identitaria. Parla di s. Implicitamente e esplicitamente: Questa canzone racconta bene il periodo in cui ho vissuto gran parte delle mie insicurezze. Quella pi grande, di non essere accettata, di non essere la stessa di sempre, dice Paola Turci rivelando di non essere indistruttibile. E allora: per capire come e dove si sono incontrate due donne in apparenza tanto differenti, bisognerebbe tener conto degli eppure, considerare l’individuo, in particolare la donna, fuori dai pochi modelli a cui spesso viene ricondotto.

Narrazioni sempre parziali

L’amore tra Francesca Pascale e Paola Turci dimostra quanto le narrazioni siano sempre parziali, e la verit, insieme alla consapevolezza, mai assoluta. Il loro amore vanifica le biografie ufficiali che non sono in grado di restituire sfumature e contraddizioni, poich non riescono a dare conto del cambiamento graduale, riducendo i lunghi tratti di esistenza – travagliati, complicati – in date e semplici a capo. Cristina di Svezia: Il 6 giugno 1954 abdic in favore del cugino Carlo Gustavo. Il 3 novembre 1955 si convert al cattolicesimo. Conversione, abdicazione, e nel mezzo? Cosa successo nel mezzo? La storia intima, l’evoluzione emotiva, psicologica, persino morale tra un evento e un altro? Tutta la vita che accade tra i fatti rilevanti, ovvero l’esistenza invisibile, quella non tracciabile.
E dunque ci che hanno raccontato il 2 luglio Paola Turci e Francesca Pascale quanto tempo ci voglia per trovarsi senza rinnegare ci che si stati, perch l’essere umano soprattutto le evoluzioni, le regressioni, le illusioni perdute, i tentennamenti, i ripensamenti, i magnifici tentativi a vuoto che ci sono voluti per esistere. Francesca Pascale e Paola Turci esemplificano la possibilit di diventare chi si vuole tradendo l’identit che qualcun altro ha scelto per noi, dove questo qualcun altro possiamo essere noi stessi in un momento differente della vita. Questa la storia meravigliosa.

2 gennaio 2023 (modifica il 2 gennaio 2023 | 20:00)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version