A Locarno, in Svizzera, protesta degli alunni contro il servizio della mensa. Come segnala Gambero Rosso, gli studenti di prima e seconda media hanno deciso di saltare la pausa pranzo.
Una mossa audace, resa necessaria dopo una serie di segnalazioni da parte delle famiglie, cadute nel vuoto fino a ora. I pasti serviti erano freddi, talvolta crudi o stracotti, e in quantità non sufficiente. La mancanza di alternative per gli alunni con intolleranze alimentari è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, spingendo molti genitori a optare per soluzioni casalinghe. La società incaricata del servizio, nonostante le ottime referenze, non è riuscita a garantire un servizio adeguato fin dall’inizio dell’anno scolastico.
Di fronte alla situazione, il Municipio ha deciso di non addebitare il costo dei pasti alle famiglie, risparmiando loro 8 franchi a pasto. Nonostante le prime segnalazioni siano arrivate già dopo tre giorni di scuola, la risposta delle autorità è stata lenta.
Alcuni insegnanti, di fronte alla situazione, hanno persino acquistato cibo extra per gli studenti ancora affamati. La decisione collettiva di boicottare la mensa, sostenuta a gran voce dalle famiglie, ha finalmente portato a dei miglioramenti.
Oggi, gli studenti si dicono più soddisfatti della qualità e quantità del cibo servito, anche se la strada verso un servizio di catering pienamente soddisfacente è ancora lunga.
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