Patto educativo di corresponsabilità scuola famiglia alunno/a redatto sensi dellart. 5 bis del D.P.R. 235/2007: quali elementi deve contenere? Scarica esempio

La nostra Costituzione conferisce alla famiglia e alla scuola l’incombenza di educare e di istruire i bambini e i ragazzi. Con la nascita dell’Italia Repubblicana, i genitori e gli insegnanti hanno ricoperto un ruolo di matura importanza nello sviluppo dei bambini, degli adolescenti e dei ragazzi. con il trascorrere degli anni, quanto previsto, autorevolmente, dalla

Costituzione Italiana, ha avuto vari chiarimenti, sia a livello normativo che, naturalmente e in maniera più decisivo, a livello attuativo e i cambiamenti introdotti nella scuola hanno fatto gradualmente progredire il chiarimento del rapporto tra scuola e famiglia nella giusta direzione: ovvero una forma di relazione sempre più interattiva e rispettosa dei diversi ruoli. Sarebbe utile, e di fatto lo è, considerare che l’evolversi di nuove teorie pedagogiche che hanno fatto in modo di confermare, nel processo di innovazione della scuola, il valore della unicità dell’individuo, dell’uomo, del cittadino, dell’alunno, pur nella naturale e imprescindibile diversità dei ritmi di apprendimento, dei diritti di tutti gli allievi, di quelli dei soggetti in difficoltà. “Di conseguenza, come ha ribadito il “Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione” nelle “Linee di indirizzo, Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa”, sono stati elaborati nuovi modelli didattico-educativi che hanno permesso alla scuola di reinterpretare le modalità di attuazione del dettato costituzionale in merito al rapporto scuola/famiglia”.

La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente

La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui favorire la formazione di ogni studente, la sua interazione sociale, la sua crescita civica, di “cives” nella società complessivamente e nella scuola. L’interiorizzazione di valori e nozioni e delle regole del vivere in comune può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia. Perciò, la scuola deve perseguire anche l’obiettivo di edificare una unione educativa-istruttiva e formativa con i genitori, attraverso interazioni continui e costruttivi per il benessere degli allievi nel rispetto, evidentemente, dei vicendevoli ruoli nel contesto scolastico.

Come deve essere l’alunno che la scuola mira a formare

La scuola mira alla formazione di un alunno che sia:

  • cittadino consapevole di sé e degli altri
  • abituato a porsi domande e a ricercare risposte
  • capace di organizzare le conoscenze in maniera sistematica ed esauriente
  • abile ad esprimersi in modo chiaro ed efficace in relazione alle situazioni
  • solidale e aperto nei confronti di ogni persona
  • capace di collaborare in modo costruttivo
  • in grado di leggere criticamente messaggi diversi in linguaggi diversi
  • capace di operare scelte responsabili.

Gli impegni dell’istituto vanno riconfermati ad inizio di ogni anno scolastico

Ogni istituzione scolastica, ad avvio di anno scolastico, deve impegnarsi per:

  • aggredire i problemi di studio, di comportamento e di relazione degli studenti nel rispetto della personalità di ciascuno;
  • informare costantemente le famiglie in merito a condotte scolastiche, esiti, progressi e complessità nelle discipline di studio, per consentire la condivisione del percorso educativo;
  • realizzare un clima trasparente e corretto, incoraggiando il benessere degli alunni, lo sviluppo di conoscenze e competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, operando per superare pregiudizi ed emarginazioni;
  • svolgere i programmi secondo quelle che sono le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche esplicitate nel Piano dell’Offerta Formativa;
  • offrire appoggio e accompagnamento nelle situazioni di disagio;
  • esprimere e connettere i contenuti dell’offerta formativa con, naturalmente, gli obiettivi del curricolo, i percorsi e le strategie didattiche /di apprendimento, le modalità di verifica e, ma non in ultimo, naturalmente, i criteri di valutazione;
  • sollevare e tranquillizzare gli alunni collocando in rilievo i progressi personali;
  • incoraggiare occasioni di incontro e cooperazione tra genitori.

Il ruolo della Famiglia nei rapporti con la scuola

Il “Patto educativo di corresponsabilità scuola – famiglia – alunno/a”, redatto sensi dell’art. 5 bis del D.P.R. 235/2007, deve contenere, inoltre, l’elencazione degli impegni della famiglia. La famiglia, ottimo in tal senso è il “Patto di corresponsabilità” stilato dalla dirigente scolastico Prof.ssa Giuliana Cavallo Guzzo dell’ Istituto Comprensivo Statale di Pero, infatti, si deve impegnare a:

  • salvaguardare la frequenza regolare, la regolarità alle lezioni, limitare le uscite anticipate, giustificare sempre per iscritto le assenze e i ritardi utilizzando l’apposito libretto/diario;
  • controllare che lo studente si impegni nello studio e rispetti le regole della scuola;
  • comunicare e confrontarsi per condividere il progetto educativo della scuola e la sua pianificazione, collaborando alla sua attuazione;
  • ottimizzare l’esperienza scolastica del figlio apprezzandone i risultati e rinforzandone la motivazione e l’impegno;
  • sostenere il figlio nei momenti di difficoltà, ricercando il dialogo e la collaborazione dei docenti;
  • assistere il figlio ad disporre in modo sempre più autonomo i carichi di lavoro, i materiali e gli strumenti didattici;
  • prendere visione con il proprio figlio del Regolamento di Istituto e far in modo che esso sia sempre rispettato;
  • stabilire un dialogo utile con i docenti, ricevendo le scelte didattiche operate dalla scuola nel rispetto delle competenze educative e valutative sue proprie;
  • tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando il registro elettronico e firmando costantemente il libretto personale, il diario e le comunicazioni scuola-famiglia;
  • compartecipare con regolarità alle riunioni previste;
  • adoperarsi rispetto a studio insufficiente, comportamenti inadeguati, danni provocati deliberatamente dal figlio a carico di persone, arredi, materiali, anche con il ripristino o il risarcimento del danno.

Il ruolo dello studente nel Patto

Il “Patto”, inoltre, enuclea ciò a cui lo Studente si impegna. Nello specifico, scrive il dirigente scolastico Prof.ssa Giuliana Cavallo Guzzo, l’allievo si impegna a:

  • onorare gli impegni e le scadenze;
  • far firmare regolarmente comunicazioni e prove;
  • avere cura degli spazi, degli arredi, delle attrezzature della scuola e del materiale proprio e dei compagni;
  • frequentare la scuola con regolarità e tempestività;
  • mantenere condotte corretti nei modi, nelle manifestazioni ma anche, e perché no, nell’abbigliamento;
  • seguire attentamente le lezioni; tutte le lezioni programmate di tutti i docenti;
  • intervenire in modo attinente alla consegna o alla lezione e, principalmente, dimostrando di avere un grande rispetto delle idee altrui;
  • instaurare rapporti di rispetto e di collaborazione e con i compagni, gli insegnanti e il personale della scuola;
  • conoscere, rispettare le regole di comportamento stabilite dal Regolamento di Istituto e rispondere di eventuali violazioni;
  • portare a scuola tutto il materiale indispensabile, il libretto scolastico e il diario;
  • eseguire i lavori assegnati;
  • considerare le disposizioni per la sicurezza prevista dalla scuola.

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