PCTO, sì allampliamento della copertura assicurativa per gli studenti. Intesa Istruzione e Lavoro: Modifica normativa inserita in uno dei prossimi decreti utili

Il governo punta a migliorare la sicurezza degli studenti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro (PCTO). C’è intesa tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e quello del Lavoro per l’ampliamento della tutela infortunistica degli studenti.

La modifica normativa che, fa sapere il ministero del Lavoro, sarà inserita “in uno dei prossimi decreti utili”, viene prevista dopo che alla famiglia del giovane Giuliano De Seta è stato negato il risarcimento, oggi previsto solo quando a subire l’infortunio mortale è il principale percettore del reddito.

La questione è diventata centrale alla luce degli incidenti avvenuti nel corso dell’ultimo periodo che hanno coinvolto, talvolta mortalmente, gli studenti in stage, tanto da spingere la Ministra del Lavoro, Calderone ad accelerare e promuovere i tavoli tecnici con i sindacati.

Abbiamo riferito nei giorni scorsi proprio dei numeri di morti avvenute nel corso dei percorsi di PCTO: in Italia dal 2017 al 2021 – tenendo presente che dal 2020 in poi, a causa del covid, vi è stata una contrazione di ragazzi nelle aziende per motivi legati alla pandemia,  sono stati denunciati all’INAIL 296.003 infortuni e 18 morti.

Per il Ministro dell’istruzione e del Merito Valditara non c’è dubbio: “L’alternanza scuola-lavoro va rivista: bisogna tutelare gli studenti e la loro vita”.

Per Valditara, infatti, “il ragazzo innanzitutto deve essere formato sui temi della sicurezza sul lavoro. – ha detto – E non può essere lasciato solo nel suo percorso di scuola-lavoro”, quindi, “un ruolo cruciale è l’adeguata formazione del tutor scolastico chiamato a gestire e valutare insieme al tutor aziendale“. Serve “un continuo accompagnamento” e un dialogo “sia ai fini della sicurezza che dell’efficacia educativa, professionale, umana e culturale della esperienza di alternanza“.

Modifiche gradite anche ai sindacati, che puntano maggiormente su chiarezza e sicurezza dei percorsi, sottolineando comunque come i percorsi di PCTO restano formazione e non lavoro. Ricordiamo le recenti linee guida elaborate dal Veneto per garantire maggiore sicurezza agli studenti. Modello che, in molti sono convinti, potrebbe anche rappresentare una base da applicare a livello nazionale.

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