di Claudio BozzaL’ex presidente dem: Mi candido, perch c’ in gioco l’esistenza del partito. Si voter il 19 febbraio. In campo anche Bonaccini, Schlein e De Micheli Stavolta c’ in gioco la sopravvivenza del partito. Ho deciso di candidarmi per questo, anche se la ragione me lo sconsiglia. Gianni Cuperlo, gi presidente del Pd, corre per la segreteria del partito. il quarto candidato in campo per contendere la leadership che Enrico Letta sta per lasciare dopo la dura sconfitta alle elezioni del 25 settembre scorso. Le primarie sono fissate per il 19 febbraio. Cuperlo il secondo aspirante segretario dell’ala sinistra del partito, che ha gi virato da tempo su Elly Schlein. In campo ci sono poi Stefano Bonaccini, anima riformista dei dem e governatore dell’Emilia-Romagna; e infine Paola De Micheli, gi ministra alle Infrastrutture durante il Conte II. So bene che ci sono due candidati favoriti — spiega Cuperlo al Corriere —, ma la prima fase del congresso, prima del voto ai gazebo, si baser sul confronto tra gli iscritti al partito, un passaggio vitale per la nostra identit. Per Cuperlo, il problema non chiedersi se il Pd deve spostarsi pi al centro o a sinistra, ma quello di ritrovare le ragioni di un’identit che rinnovi la convivenza di tradizioni e culture diverse: dalla sinistra, all’ambientalismo, passando per il riformismo e il pensiero femminista. E poi: Se anche una di queste anime guardasse altrove sarebbe una ferita difficilmente sostenibile. Perch io non voglio tornare alle vecchie appartenenze: ai Ds o alla Margherita. L’aspirante segretario parla anche della nuova questione morale per le mazzette dal Qatar: Non si pu archiviare tutto con la solita storia della mela marcia. Questo uno scandalo insopportabile. Intanto, Bonaccini lancia la sua proposta per una sanit ancora pi pubblica, con pi ospedali di comunit e pi medici di base, togliendo anche il numero chiuso a Medicina. 23 dicembre 2022 (modifica il 23 dicembre 2022 | 20:27) © RIPRODUZIONE RISERVATA
